‘Ndrangheta, confiscati beni per decine di milioni ai clan Aquino e Mancuso

Il procuratore Cafiero de Raho

La Dia di Reggio Calabria ha eseguito un decreto di sequestro e contestuale confisca di beni nei confronti di un imprenditore operante nei settori edilizio, immobiliare e alberghiero, ritenuto contiguo agli Aquino, una delle cosche storiche del versante ionico della provincia.

Il valore del patrimonio, stimato in circa 21 milioni di euro, e’ costituito da alcune societa’, numerosi immobili e vari rapporti finanziari. I dettagli dell’attivita’ saranno illustrati nell’ambito di una conferenza stampa presieduta dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, che si terra’ alle 10,30 presso la sede del centro operativo DIA di Reggio Calabria.

(AGI)

Intanto, i carabinieri di Vibo Valentia, in collaborazione con la guardia di finanza, dalle prime ore dell’alba stanno procedendo alla confisca di beni per 40 milioni di euro al clan Tripodi di Vibo Marina, frazione Porto Salvo, considerata l’ala economico imprenditoriale della cosca della ‘ndrangheta egemone dei Mancuso di Limbadi. Si tratta di società, immobili, terreni in Lombardia, Lazio e in Calabria, oltre ad automobili e autocarri. Il tribunale di Vibo Valentia, sezione misure di prevenzione, ha emesso anche la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per sei esponenti apicali del sodalizio mafioso e di alcuni sodali, cinque detenuti ed uno libero.