C’è anche l’ex assessore regionale Pasquale Tripodi tra i 97 arrestati oggi nell’ambito della maxi-inchiesta dei carabinieri coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Nei suoi confronti, su richiesta del procuratore Giuseppe Lombardo, il gip Stefania Rachele ha disposto gli arresti domiciliari escludendo l’aggravante mafiosa. Il nome di Tripodi compare in una delle tre ordinanze di custodia cautelare eseguite nell’operazione “Millennium”, condotta dai carabinieri del comando provinciale, che ha riguardato le principali cosche del reggino e in particolare la ‘ndrangheta di Sinopoli. In carcere, infatti, è finito Cosimo Alvaro detto “Pelliccia” ma anche altri esponenti della famiglia mafiosa operante nella Piana di Gioia Tauro e di altri clan.
Il maxi-blitz dei carabinieri è scattato stamattina all’alba non solo in provincia di Reggio Calabria ma anche in quelle di Milano, Monza e Brianza, Pavia, Nuoro, Bologna, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Roma, Rimini, Verona, Agrigento e Torino.
Associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico, anche internazionale, di droga, detenzione e spaccio di droga, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, scambio elettorale politico mafioso e detenzione e porto di armi. Sono questi i reati contestati dalla Dda di Reggio Calabria secondo cui la ‘ndrangheta di aver gestito in regime di monopolio il traffico di stupefacenti attraverso una struttura stabile ed organizzata, frutto di “un’alleanza” tra le cosche della provincia, sovraordinata alle singole articolazioni e a queste complementare.
Il gip ha disposto, inoltre, il sequestro preventivo di due società, attive nella ristorazione e nell’edilizia, ritenute riconducibili agli indagati e utilizzate per favorire le attività illecite dell’associazione.
Ritornando allo scambio elettorale politico-mafioso, stando a quando si apprende non ci sarebbero politici in carica tra i destinatari della misura cautelare. Piuttosto sarebbero coinvolti personaggi che hanno fatto campagna elettorale alle regionali del 2020 in Calabria. In attesa che i dettagli sull’indagine vengano illustrati durante la conferenza stampa organizzata in mattinata, probabilmente tra questi c’è anche Pasquale Tripodi che da tempo ha lasciato la politica attiva. Tripodi è stato assessore regionale al Turismo e alle Attività culturali nella giunta Loiero tra il 2005 e il 2010 in quota Popolari-Udeur.
Nell’operazione Millennium sono solo indagati, a piede libero, gli ex consiglieri regionali Sebastiano Romeo detto “Sebi” del Partito democratico e Alessandro Nicolò. Quest’ultimo è attualmente imputato nel processo “Libro nero” ed era stato arrestato alcuni anni fa; militava in Fratelli d’Italia dopo aver lasciato Forza Italia.
In carcere
Giuseppe Francesco Abbate (Melito Porto Salvo, 31.10.1966);
Cosimo Alvaro (Sinopoli, 25.04.1964);
Domenico Alvaro (Palmi, 24.03.1981);
Francesco Alvaro (Reggio, 05.05.1998);
Francesco Paolo Alvaro (Cinquefrondi, 13.02.1994);
Giuseppe Alvaro (Sinopoli, 10.09.1973);
Raffaele Alvaro (Sinopoli, 19.01.1965);
Giuseppe Barbaro (Platì, 24.05.1976);
Claudio Colella (Sinopoli, 16.06.1958);
Antonino Federico (Taurianova, 15.04.1987);
Domenico Iannaci (Gioia Tauro, 30.01.1977);
Domenico Morabito (Sinopoli, 26.04.1965);
Elio Arcangelo Morfea (Cinquefrondi, 12.05.1995);
Vincenzo Muià (Siderno, 06.11.1969);
Domenico Pillari (Rizziconi, 13.05.1965);
Pasquale Romeo (Cinquefrondi, 26.08.1996);
Rocco Rugnetta (Taurianova, 04.04.1967);
Francesco Sciarrone (Calanna, 20.01.1960);
Rocco Bruno Varacalli (Ciminà, 06.08.1967);
Giuseppe Violi (Reggio, 23.08.1992);
Ai Domiciliari
Vincenzo Giglio;
Mario Giglio;
Pasquale Tripodi;
Giuseppe Errante;
Franco Maria Perrelli;
Sebastiano Altomonte;
Giuseppe Barreca;
Sebastiano Strangio;
Romano Stefano;
Gregorio Fotia.









