‘Ndrangheta in Toscana, sequestrati beni per 4 milioni a imprenditore vicino al clan Gallace

I Carabinieri del ROS e del Comando Provinciale di Arezzo hanno eseguito un decreto di sequestro di beni emesso dal Tribunale di Firenze – Ufficio Misure di Prevenzione – su proposta della Procura Distrettuale di Firenze, nei confronti di un imprenditore originario di Guardavalle (Catanzaro), da molti anni residente in provincia di Arezzo e collegato alla cosca di ‘ndrangheta denominata “cosca Gallace”.

In particolare, sono stati valorizzati gli esiti dell’operazione convenzionalmente denominata “Geppo/Calatruria” che nell’aprile 2021 ha visto l’esecuzione di 17 misure cautelari nei confronti di 17 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, illecita concorrenza con violenza e minaccia, sub-appalto irregolare ed altri gravi reati aggravati sia dal metodo mafioso che dall’avere agevolato la “cosca Gallace” di Guardavalle (CZ).

L’inchiesta si è anche nutrita delle risultanze della nota indagine “Keu”, che ha visto il contributo anche dei Carabinieri Forestali di Firenze e ha riguardato i lavori inerenti alla srt429 Empoli-Castelfiorentino, da mesi al centro di attenzioni mediatiche. I successivi approfondimenti patrimoniali hanno consentito di accertare una consistente sproporzione tra i redditi dichiarati dall’imprenditore in questione e il patrimonio allo stesso riconducibile, ipotizzando un illecito arricchimento che è stato colpito dal sequestro antimafia.

I beni sequestrati riguardano una società attiva nel settore del movimento terra con sede a Montevarchi (AR) e il relativo compendio aziendale, 1 unità immobiliare sita in Bucine (AR), 15 terreni ritenuti di rilevante valore ambientale e paesistico tra i territori di Bucine e Montevarchi (AR), 3 unità abitative a Guardavalle (CZ), 21 tra autoveicoli, ciclomotori e mezzi d’opera, nonché 12 rapporti bancari. Il valore dei beni posti in sequestro è superiore ai 4 milioni di euro.