“Nicotera. Giù le mani dalle sacre spoglie del Beato Paolo”

NICOTERA. GIU’ LE MANI DALLE SACRE SPOGLIE DEL BEATO PAOLO

Nel dì 5 settembre del 1504 la città di Nicotera veniva funestata dalla morte del benemerito religioso Fra’ Paolo da Sinopoli morto in età senile, nella pace del chiostro di S. Maria delle Grazie, in odore di santità. Fra’ Paolo è nato nella piccola Comunità di Sinopoli attorno al 1410, della sua fanciullezza non si hanno notizie. Attratto dall’ordine francescano entra nel convento a Sinopoli, per poi continuare gli studi a Roma ed Assise. Qui diviene sacerdote e conosce San Bernardino da Siena con il quale si crea un forte sodalizio che porta, in contrapposizione ai Frati Conventuali, alla fondazione dell’ordine dei Frati Minori dell’Osservanza e in qualità di Vicario generale di San Bernardino, devenuto Ministro generale dell’ordine, viene inviato in Calabria per edificare nuovi monasteri.

Nella sua terra, grazie alla sua incessante opera, nel 1459 passarono all’Osservanza i Conventi di Terranova, Reggio Calabria e Nicotera. Affascinato dalla città Medmea e del “suo” Monastero decise di rimanervi definitivamente. Le cronache del tempo riportano molti miracoli operati in vita e anche dopo la morte dal Pio Frate, il quale, tra l’altro, era dotato del dono della profezia e dell’ubiquità. Dopo 225 anni dalla morte, per come dichiarato da Frà Diego di Dinami, dimorante nel Convento Nicoterese, al notaio Antonino Citanna – rogito 3 marzo 1771 – : “aprendo la cassa del Beato Paolo, dovendo eseguire dei lavori di ristrutturazione dell’altare della chiesa dove si trovava la cassa, presenti i frati del Convento, si vide il Santo Corpo intatto”.

I Sacri Resti, dopo il terremoto del 1773 che distrusse il Convento, vengono traslati nella Cattedrale della città. Nel 2004 onde consentire il restauro della Sala Capitolare, il Vescovo della diocesi Domenico Tarcisio Cortese dispone degna collocazione delle Sacre Reliquie. Il 7 di marzo dello stesso anno un’artistica urna viene ricollocata nella Sala Capitolare. Questo, a grandi linee, il passato, il presente, come spesso accade nel secolo corrente, è strano, nebuloso.

Apprendiamo casualmente che negli anni recenti, pare ci siano stati diversi incontri, a cui hanno partecipato personalità in abito talare e non solo, finalizzate al trasferimento delle Sacre Reliquie del Beato Paolo da Nicotera a Sinopoli per essere collocate nella chiesa Santa Maria delle Grazie – San Giorgio Martire. Il tutto doveva concretizzarsi entro il Santo Natale del 2022. Non sappiamo perché e per come questa strana, per non dire cervellotica, scelta sia scaturita.

Sarebbe quantomeno assurdo, se non addirittura sacrilego, trasferire, dopo oltre mezzo millennio dalla morte, le spoglie del Pio Frate che aveva scelto, con la benedizione di Dio onnipotente, di terminare i suo giorni terreni in quel Convento e nella città che tanto aveva amato. L’immensa figura cristiana del Beato Paolo non può essere ridotta, per quanto in buona fede, ad un pennacchio da parte di nessuno. Se i cittadini di Sinopoli, come è giusto che sia, sentono il bisogno di venerare le Sacre Reliquie lo possono fare tranquillamente nella città di Nicotera, che dista pochi chilometri. Ci appelliamo alla saggezza del Vescovo diocesano Attilio Nostro nella eventuale riproposizione della irrazionale richiesta. Al nostro Vescovo chiediamo, altresì, molto sommessamente, considerando che il Beato Paolo, per voce di popolo, ha avuto una vita di santità e che la sua memoria è oggetto di devozione, di valutare l’eventuale avvio del processo di beatificazione.

Nicotera 28.06.2025

Enzo Comerci