No Ponte. Oggi presentazione delle osservazioni a Palazzo Zanca e passeggiata anti Salvini

La notizia che sta scuotendo gli animi in queste ore riguarda le 239 osservazioni al progetto definitivo che il Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) ha richiesto alla società “Stretto di Messina” nell’ambito della valutazione del progetto del ponte. Il tutto mentre veniva avviata la Conferenza dei servizi. Adesso la Stretto di Messina, con Eurolink, dovrà, in 30 giorni, «rispondere a tutte le integrazioni e chiarimenti richiesti» come afferma Ciucci.
𝐂𝐨𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚, 𝐩𝐞𝐫𝐨̀, 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐨𝐫𝐫𝐞𝐦𝐦𝐨 𝐜𝐚𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 “𝐬𝐭𝐨𝐩 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨”, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐫𝐢𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐚 𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐩𝐨𝐦𝐞𝐫𝐢𝐠𝐠𝐢𝐨. Che il progetto fosse obsoleto, lo sapevamo già, ma che i signori del cemento vadano spediti..anche. E il ponte sullo Stretto, come abbiamo visto, è una questione politica e la politica, spesso, va oltre i, seppur importanti, meri aspetti tecnici.
𝐒𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐨𝐭𝐭𝐢𝐦𝐢𝐬𝐭𝐢, 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐨. 𝐌𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐬𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚.
E quindi ci chiediamo: il rischio dell’apertura dei cantieri persiste? Si. Forse con qualche slittamento rispetto alle date annunciate, ma si. 𝐄 𝐜’𝐞̀ 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐫𝐥𝐢? 𝐒𝐢, 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐝𝐝𝐢𝐬𝐭𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐥’𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐚𝐧𝐧𝐨.
È questo il momento di affermare che le decisioni non si prendono dentro i palazzi istituzionali, 𝐪𝐮𝐢 𝐜’𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐞𝐫𝐚̀ 𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐥𝐨 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐮𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐯𝐚𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. Siamo pronti a tornare in piazza.
➡️ OGGI 𝐒𝐀𝐁𝐀𝐓𝐎 𝟐𝟎 𝐀𝐏𝐑𝐈𝐋𝐄, 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟓:𝟑𝟎, 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐍𝐎 𝐩𝐨𝐧𝐭𝐞, 𝐂𝐎𝐍𝐓𝐄𝐒𝐒𝐄 𝐄𝐃𝐈𝐓𝐈𝐎𝐍
Ancora una volta attaverseremo i territori interessati dai cantieri, per conoscerci, parlarci, unirci e per capire quali luoghi saranno espropriati, asserviti, intasati e… distrutti!
⏱ alle ore 15.30
🚩 appuntamento a villaggio Unrra, in via Calispera 23
🌊 PASSAPAROLA! 🌊

Intanto, sempre oggi associazioni ambientaliste e Comitati “No Ponte” illustreranno, nel corso di una conferenza stampa fissate alle 11, nella sala ovale di Palazzo Zanca, le osservazioni presentate al progetto definitivo del collegamento stabile nello Stretto. Interverranno i rappresentanti di Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Lipu, Kyoto Club, Man, SdT Onlus e dei Comitati “Invece del Ponte” e “NoPonte Capo Peloro”. Saranno esposti «gli effetti che l’opera produrrebbe alla città sulla salute dei cittadini, sul patrimonio artistico e i beni culturali della città, sull’ambiente e l’habitat della città e dei luoghi interessati ai cantieri». Ci saranno Stefano Lenzi (Ufficio relazioni istituzionali Wwf, collegato da Roma), Giuseppe Magazzù (“Invece del Ponte”), Francesca Valbruzzi (“NoPonte Capo Peloro”), Anna Giordano ( Wwf). Coordina Laura Giuffrida.
«Che i cantieri del Ponte non interesserebbero solo la zona nord della città è evidente ormai a tutti – si legge in una nota di un altro dei Comitati del Fronte del No, “Spazio No Ponte” –. La pubblicazione delle mappe e il lunghissimo elenco degli espropri hanno clamorosamente sconfessato gli eleganti “rendering” pubblicati ad arte per dare una rappresentazione edulcorata dell’impatto che l’infrastruttura avrebbe sul territorio. E se coloro che verranno colpiti dalle procedure di esproprio sarebbero sradicati dalla loro abitazione, dalla loro comunità, dalla loro rete amicale, gli abitanti di interi quartieri interessati dai cantieri si troverebbero per molti anni in una condizione di invivibilità. Il Ponte atterra nella nostra città come una “invasione”.