Occhiuto ineleggibile, la risposta di Alfano potrebbe arrivare tra primo turno e ballottaggio

Toccherà al governo e quindi al dicastero di Angelino Alfano (di conseguenza al Cinghiale) rispondere per vie ufficiali all’interrogazione dei deputati del PD a proposito della presunta incompatibilità e ineleggibilità di Mario Occhiuto con la carica di sindaco.

Occorre in ogni caso la solennità formale della seduta dell’Aula perché gli interroganti sono tutti deputati (del PD). In un primo tempo si pensava che questa risposta arrivasse a stretto giro di posta ed era anche circolata la voce che si facesse in tempo già nella prossima settimana. Adesso però non sembra più così.

Secondo alcune fonti e secondo una prima sbirciatina al sito della Camera potrebbe essere stata fissata per il 17 giugno la data in questione, quella appunto dove si renderà nota la risposta del governo agli interroganti. Ma è solo un’ipotesi. Se fosse vera, arriverebbe tra il primo turno e il ballottaggio o altrimenti dodici giorni dopo il primo turno e comporterebbe sicuramente sconquassi. In un senso o nell’altro. Tanto per essere chiari: sia che Occhiuto vada al ballottaggio sia che vinca al primo turno, questa data del 17 giugno creerebbe casini mondiali. Se poi Occhiuto restasse fuori dal ballottaggio, amen… 

Il testo che è stato fatto circolare e poi pubblicato dai media, sempre a proposito dell’interrogazione sulla presunta incompatibilità di Mario Occhiuto con la carica di sindaco per via di possibili contenziosi con il Comune, non è a tutti gli effetti la versione ufficiale, la risposta ai deputati.

Lo stesso commissario Carbone, il giorno dopo la divulgazione della sua relazione interna inviata al prefetto di Cosenza, è stato costretto a chiarirlo. Carbone in sostanza ha solo risposto con i suoi mezzi ad una richiesta del prefetto e dei deputati circa una prima ricognizione dello stato dell’arte (se esistono o no dei contenziosi di Occhiuto con il Comune). E ha inviato il tutto al prefetto perché poi a sua volta, non senza ulteriori integrazioni di altra documentazione ancora ove esistesse, lo inoltrasse al ministero competente che è quello dell’Interno. Al quale spetta il pronunciamento formale.