Omicidio Bergamini, 24^ udienza. Che cos’è il RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) dei carabinieri

Oggi in Corte d’Assise a Cosenza si celebra la 24^ udienza del processo per l’omicidio volontario e pluriaggravato di Denis Bergamini. Alla sbarra Isabella Internò, 52 anni, ex fidanzata del calciatore del Cosenza, ucciso il 18 novembre 1989, accusata di essere l’ideatrice del piano criminoso. A testimoniare oggi saranno i carabinieri del Ris, che tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 hanno effettuato una perizia importantissima con la quale hanno certificato scientificamente che Denis Bergamini era già morto quando è stato steso sull’asfalto dai suoi assassini per simulare l’investimento di un camion.

Ma che cos’è il Ris? Il Reparto Investigazioni Scientifiche, in sigla RIS, è il nome di 4 reparti dell’Arma dei carabinieri che svolgono attività tecnico-scientifica nell’ambito delle indagini preliminari. I RIS sono posti alle dipendenze del RaCIS (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche) e supportati dalle unità SIS (Sezioni investigazioni scientifiche) specializzate nel sopralluogo preliminare sulla scena del crimine.

Attualmente sul territorio nazionale ci sono quattro sedi del RIS.

Queste sono: 

  • RIS di Roma, Caserma “Salvo D’Acquisto” – Viale di Tor di Quinto – 00191 Roma, con competenza su: Toscana, Umbria, Abruzzo, Marche, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio, e sui maggiori casi nazionali;
  • RIS di Parma, Palazzo Ducale – Parco Ducale, 3 – 43125 Parma, con competenza su: Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige;
  • RIS di Messina, Caserma “Alfio Ragazzi”, via Monsignor D’Arrigo 5 (palazzo dell’Intendenza di Finanza) 98121 Messina, con competenza su: SICILIA, CALABRIA
  • RIS di Cagliari, Caserma “Livio Duce”, piazza San Bartolomeo, 29 – 09126 Cagliari, con competenza su: Sardegna.

Il reparto è suddiviso in sezioni che si occupano delle varie branche della criminalistica o scienze forensi. I militari che lavorano all’interno di questo reparto sono diplomati e laureati principalmente nelle varie discipline di competenza quali: biologia, chimica, fisica, ingegneria e tecnologia farmaceutica e psicologia.

  • Chimica e Biologia: gli specialisti di questa sezione si occupano dell’analisi del DNA e dei reperti biologici in generale presentando particolare attenzione alle tracce organiche che possono essere rinvenute sulla scena del crimine, sulle armi dei delitti e sui reperti. Sono anche coloro che si occupano del sopralluogo (nei casi più complessi) della scena del crimine e dell’analisi delle macchie di sangue, così come dell’individuazione di tracce di animali (necrofagi e non, spesso insetti) per stabilire la data del decesso o se il cadavere è stato spostato dal luogo del delitto. Presso il RIS è istituita la banca italiana del DNA, che conserva copie dei tracciati genetici delle persone coinvolte nelle inchieste di polizia. La conservazione riguarda sia persone condannate che altri coinvolti a vario titolo nelle indagini, e può prevedere la conservazione di campioni originali di tessuti, per ulteriori analisi, oltre all’esito degli esami sul DNA. Fibre, frammenti di vernice, liquidi di natura sconosciuta e sostanze chimiche non identificate. Il laboratorio di chimica ha anche una struttura di “esplosivistica ed infiammabili” nella quale gli addetti si occupano di esaminare i resti degli esplosivi e di ricostruire eventuali ordigni per evidenziare probabili tracce del costruttore degli stessi.