Omicidio Bergamini, 55^ udienza. Anselmo: “Teste grottesco, il cerchio si stringe intorno a Isabella Internò”

La 55^ udienza del processo per l’omicidio volontario pluriaggravato di Denis Bergamini prevedeva le testimonianze dell’ex collaboratore di giustizia e killer della camorra Pietro Pugliese e della dottoressa Emanuela Turillazzi, collaboratrice del medico legale Vittorio Fineschi. Quest’ultima ha presentato certificato medico in extremis e la sua testimonianza è saltata mentre Pietro Pugliese è stato ascoltato in videoconferenza. I suoi racconti, decisamente fuori da ogni logica, si sono rivelati ben presto di scarsa attendibilità. Il teste – napoletano – si è detto convinto, sulla base di non meglio precisate “rivelazioni”, che Bergamini è stato ucciso perché si opponeva al calcioscommesse ma non ha fornito nessun tipo di prova in grado di giustificare questa affermazione e così ha svariato tra i temi più fantasiosi della “giustizia” italiana lasciando decisamente sconcertati i presenti. Poi, quando le domande della presidente della Corte Paola Lucente, ma anche quelle dello stesso legale dell’imputata, sono state più precise e incalzanti, il teste si è rifiutato di rispondere, asserendo che rischierebbe la vita e chiedendo addirittura – a sua protezione – l’intervento del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri…

Siamo ormai alla stretta finale del processo. La dottoressa Emanuela Turillazzi è stata convocata per l’udienza del prossimo 23 febbraio mentre il 15 marzo toccherà a Liliana Innamorato, consulente della difesa nell’incidente probatorio seguito alla riesumazione della salma di Bergamini e il 27 marzo a Luciano Conte, marito poliziotto di Isabella Internò e a Gianluca Tiesi, il cognato. Ed è proprio il 27 marzo che si chiuderà l’istruttoria del processo.

Al termine dell’udienza, l’avvocato Fabio Anselmo ha fatto il punto della situazione con i giornalisti. 

Sono le ultime udienze. Questa di oggi, in particolare, di nessun significato e di nessun peso. La difesa ha il diritto di esercitare tutta la sua attività che è riconosciuta dalla Costituzione ma quella di oggi io la ritengo un’udienza surreale a tratti quasi grottesca…  Credo che il cerchio intorno a Isabella Internò ormai sia chiuso, stretto. La verità è questa. Oggi abbiamo ascoltato un testimone veramente grottesco… gli avrei chiesto chi è il vero mandante dell’omicidio di John Fitzgerald Kennedy perché probabilmente lui si sarebbe riservato pure di dire questo… Ha parlato di Borsellino, ha parlato di scudetti venduti,  comprati, poi a un certo punto si è rifiutato di rispondere, ne abbiamo preso atto ma la credibilità di questo teste è nulla. Quando parlo di udienza grottesca mi riferisco proprio alla testimonianza di questo presunto teste, che per me non è neanche tale.

La prossima udienza importante del processo è prevista per il prossimo mese di marzo, quando testimonierà la consulente della difesa per l’incidente probatorio, la dottoressa Liliana Innamorato. 

Credo che il confronto numerico-scientifico abbia già chiarito perfettamente tutti gli aspetti inerenti la responsabilità di Isabella Internò, la falsità della sua ricostruzione e le cause di morte di Denis Bergamini però giustamente la difesa vuole che venga sentita la sua teste, Trovo significativo il fatto che la difesa si batta affinché venga sentita per ultima, cercando di evitare l confronto con gli altri consulenti. Ne ha diritto, noi prendiamo atto ma è chiaro che, come accaduto per altri consulenti, se la dottoressa Innamorato dovesse dire qualcosa che insinui qualche qualche dubbio, sicuramente la Corte stabilirà ancora una volta altri confronti. Ma credo che probabilmente non sarà nemmeno necessario un altro confronto, poiché da un punto di vista medico-scientifico è abbastanza chiara la causa di morte e che cosa è successo a Denis Bergamini.