Omicidio Cucchi, sospesi i carabinieri che lo pestarono. Ilaria: “Giusto e sacrosanto”

Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco, i tre carabinieri accusati dalla Procura di Roma di omicidio preterintenzionale per la morte di Stefano Cucchi sono stati sospesi dal servizio, con lo stipendio dimezzato.

La decisione è stata presa dal comando generale dell’Arma, che ha ritenuto “doveroso” prendere questa misura “precauzionale” in considerazione della “gravità dei reati contestati” e delle “circostanze dei fatti indicati nei provvedimenti della magistratura”. Altri due militari dell’Arma sono imputati di calunnia e falso, reati che però non prevedono, in questa fase, la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio.

Questa la reazione di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano.

“Apprendo la notizia che le tre persone coinvolte direttamente nel ‘violentissimo pestaggio’ (come definito dalla Procura di Roma) di Stefano Cucchi sono state sospese dall’Arma dei Carabinieri. Credo che questo sia giusto e sacrosanto proprio a difesa e a tutela del prestigio dell’Istituzione. Ora non potranno più nascondersi dietro una divisa che non meritano di indossare”.

Francesco Tedesco, uno degli assassini di Stefano Cucchi