La Procura di Palermo ha chiesto la custodia cautelare agli arresti domiciliari per 18 persone, tra cui l’ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro e il deputato di Noi Moderati Saverio Romano, accusate a vario titolo di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione nell’ambito di un indagine su un presunto sistema di appalti pilotati nella sanità. Indagati anche diversi funzionari pubblici, tra cui il deputato regionale della Dc Carmelo Pace, e dirigenti della sanità, nonché Vito Raso, storico assistente dell’ex governatore, ora capo della segreteria dell’assessora regionale Nuccia Albano.
I carabinieri del Ros hanno notificato a tutti l’invito a comparire davanti al gip per l’interrogatorio preventivo, l’avviso di arresto previsto dalla legge Nordio: solo dopo aver ascoltato gli indagati il giudice deciderà se accogliere la richiesta della Procura. Nel caso di Romano, per applicare la misura cautelare sarebbe necessaria l’autorizzazione da parte della Camera. Diversi indagati, tra cui Cuffaro, sono stati sottoposti a perquisizione da parte dei Carabinieri del Ros su ordine dei pm: la misura, comunica il procuratore Maurizio De Lucia, si è resa necessaria “al fine di evitare la dispersione delle prove a seguito della discovery delle indagini”, imposta dalla nuova legge firmata dal ministro della Giustizia.
Cuffaro, ora presidente nazionale della Nuova Democrazia cristiana, è stato condannato in via definitiva a sette anni per favoreggiamento a Cosa nostra: ha lasciato il carcere nel dicembre 2015, dopo aver scontato quattro anni e 11 mesi, grazie all’indulto di un anno e lo sconto di pena per buona condotta. Nel 2023 il Tribunale di Sorveglianza di Palermo, con un’interpretazione, aveva dichiarato estinta anche la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici.
Saverio Romano, coordinatore di Noi Moderati, ex ministro e sottosegretario nei governi Berlusconi, era stato imputato per concorso esterno in associazizone mafiosa e assolto in rito abbreviato nel 2012. Tra gli indagati c’è anche l’ex parlamentare cosentino Ferdinando Aiello, nella sua qualità di consulente della società Dussmann.
I NOMI
Ecco i nomi degli indagati:
Antonio Abbonato – Ferdinando Aiello – Paolo Bordonaro – Alessandro Maria Caltagirone – Roberto Colletti – Salvatore Cuffaro – Marco Dammone – Giuseppa Di Mauro – Vito Fazzino – Antonio Iacono – Mauro Marchese – Sergio Mazzola – Carmelo Pace – Vito Raso – Francesco Saverio Romano – Paolo Emilio Russo – Giovanni Giuseppe Tomasino – Alessandro Vetro









