Tra tutte le accuse che ci sono state mosse in questo anno di vita, certo non ci può essere la “vicinanza” al sindaco Occhiuto. Diciamo pure che non gliene abbiamo risparmiata una e siamo stati giustamente inflessibili rispetto al suo sistema di governo paramafioso.
Nello stesso tempo, abbiamo sempre denunciato con altrettanta veemenza il malaffare del PD, che costituisce un sistema altrettanto paramafioso.
Ora, ci stanno arrivando spifferi da più parti che danno per imminente un “trappolone” per Mario Occhiuto al quale, evidentemente, chi gli ha parato il deretano con Gratteri per altre questioni, non ha pensato. E poiché noi siamo per la “par condicio” contro tutta la politica corrotta, eccoci qui a svelare di cosa si tratta.
Dubitiamo che Mario Oliverio conosca Agatha Christie e che abbia mai letto Trappola per topi. Dubitiamo che abbia mai letto un libro ma è poco importante.
Perché Palla Palla sta confezionando una bella trappola per Mario Occhiuto.
Oreste Morcavallo, Presidente dell’ordine degli avvocati, collezionista di incarichi, potrebbe essere il suo sodale.
La trappola è pronta per i primi di settembre, quando il TAR della Calabria dovrà occuparsi del ricorso intentato da alcuni consiglieri provinciali di opposizione avverso l’indizione delle elezioni bandite da Occhiuto. Per la minoranza, il sindaco di Cosenza, come tutti sappiamo, è decaduto.
Il ricorso è stato preparato da Don Oreste e firmato dal figlioletto Enrico, appena eletto in consiglio comunale. E chi è il dominus del TAR? Nicola Durante, ovviamente. Lo stesso che è stato segretario generale nel periodo della giunta Oliverio e la cui moglie, Roberta Porcelli, è da poco diventata direttore generale del dipartimento Audit della Regione.
Un conflitto di interessi che farebbe impallidire Berlusconi ma di cui i baccalà del centrodestra non si occupano.
Ed ecco che Morcavallo e Oliverio stanno elaborando un piano diabolico. Durante non sarà né relatore, né estensore ma è molto probabile che si farà sentire. E il TAR potrebbe concedere la sospensiva cacciando di fatto Occhiuto dalla Provincia. Un piano perfetto, maturato in agosto, con i parlamentari di Forza Italia impegnati a farsi selfie sulla battigia.
Forse i forzisti non pensano che Morcavallo si possa prestare alla “trappola” e in un certo senso avrebbero ragione perché il presidente dell’Ordine degli avvocati ha sempre avuto un certo feeling con Occhiuto.
Un feeling che affonda le sue radici dai tempi del “Palazzo della Sanità” e che è continuato con la comune militanza nell’UDC, con la partecipazione di Don Oreste a commissioni di “delinquenti” come quella che ha deciso di far vincere l’appalto per la vigilanza del Tribunale a uno dei tanti “amici” del cazzaro e, per ultimo, con il voto disgiunto del figlio Enrico (eletto consigliere comunale nella coalizione di Ciuccione), che ha avvantaggiato Occhiuto. Al pari di tanti altri voti disgiunti di altri esponenti del PD, sia chiaro. Ma si tratta sempre di feeling con il mammasantissima, altro che storie.
Ora, forse per rifarsi una verginità, si dice che Morcavallo voglia aiutare Palla Palla a fare un dispetto ad Occhiuto. Vedremo se accadrà davvero.
Nel frattempo, noi, che non stiamo dalla parte di nessuno, lo avvisiamo e, come dice il vecchio adagio, “uomo avvisato mezzo salvato”.
E poi non dite che odiamo questo pezzo di… gran politico!