Palmi. L’incontro “segreto” tra la massoneria deviata e l’avvocato dei clan locali

di Saverio Di Giorno

Da mesi Iacchite’ sta seguendo le vicende interne alla massoneria italiana. Il motivo è molto semplice. Sempre più indagini e sempre più riflessioni negli ultimi anni hanno portato a ritenere che esistano interi pezzi di massoneria che vengano utilizzati dalle organizzazioni criminali per interfacciarsi con colletti bianchi. Da qui un gemmare di termini, su tutti: massomafia.

Per la prima volta possiamo raccontarvi e darvi testimonianza diretta di un incontro avvenuto a Palmi che vede coinvolti da un lato esponenti della massoneria e dall’altra interessi dei clan locali. Il racconto più che per l’importanza del fatto in sé, offre un esempio di una camera di compensazione tra interessi di mondi che troppo spesso negli anni si sono sovrapposti.

Qui il link alla registrazione originale https://youtu.be/xUErL4ZGOQw

Le ultime elezioni hanno portato alla vittoria di Seminario, ma anche ad una profonda spaccatura dal momento che esiste una grossa fetta di fratelli che vogliono scrollarsi di dosso queste storie e ripulire la massoneria. È delle ultime settimane la proposta avanzata attraverso il canale telegram Notizie Massoniche di una commissione antimafia interna presieduta dallo sfidante perdente Taroni. Ed è proprio questo clima che ha prodotto decine e decine di documentazioni e testimonianze che da mesi stiamo mostrando in esclusiva a partire dal dossier sui fondi della casa massonica di Vibo fino alle contestazioni per il costo eccessivo del tempio di Cosenza.

L’incontro nel retro di un ristorante di Palmi

Tra le decine di testimonianze arrivate in questi mesi caldi, una merita attenzione per la quantità di dettagli e di informazioni che rendono il racconto verificabile. In particolare, la fonte partecipa direttamente come ospite all’incontro tra esponenti di spicco della massoneria calabresi e avvocati. L’incontro è avvenuto in un ristorante alla periferia di Palmi. Ristorante – come abbiamo potuto verificare – conosciuto e frequentato anche ufficialmente e gestito da un esponente della massoneria ufficiale. L’incontro però è avvenuto in un “tempio appartato” ed evidentemente conosciuto solo a cerchie ristrette per come emerge dal racconto.

Secondo la fonte alcuni dei membri frequentatori di tale tempio sono riconducibili alla Loggia Benjamin Franklin di Palmi. Uno su tutti sarebbe l’avvocato Vigna. Anche questo nome oltre al luogo è facilmente riscontrabile. Nei mille rivoli che hanno portato al processo Gotha, emerge per tramite del collaboratore Pisani. Il collaboratore racconta che l’avvocato ha portato un messaggio a Paolo Romeo (uomo cerniera condannato a Reggio Calabria) da parte di Bellocco. Ai vertici dell’omonimo clan dal carcere. L’avvocato è peraltro notoriamente parte della massoneria ufficiale e sempre stando a Pisani avrebbe spinto all’affiliazione anche di esponenti di ‘ndrangheta “Mi parlò anche dell’appartenenza a questa loggia di Pesce Marcello che era suo storico difensore, cioè l’avv. Vigna era storico difensore di Pesce Marcello e mi ha detto che anche lui era..ehm..comunque andava, si vedevano spesso, cioè andavano assieme anche, non nel periodo 2002 perché poi Pesce Marcello era latitante(testimonianza Pisani), 

La situazione da sistemare

Torniamo invece alla testimonianza raccolta. L’incontro avvenuto aveva lo scopo di “aggiustare” una ispezione su fondi e lavori agricoli. Il controllo riguardante la famiglia Alvaro, che rischiava di creare problemi. Per ovviare a possibili attriti si chiedeva l’intermediazione di un avvocato (P.P.) capace di agire e spostare gli ispettori da una sede all’altra. Cosa puntualmente avvenuta. E quindi altrettanto puntualmente verificabile.

Le carte processuali (l’ultimo è il processo Six Towns) documentano decine di incontri come questo. Alcuni dei quali riguardano ad esempio il clan Grande Aracri, secondo le carte di Six Towns, avvenuti anche a Cosenza. Questa testimonianza è solo l’ennesima e racconta dalla viva voce di un partecipante come mondi ufficiali agiscano in aree grigie e borderline con diramazioni di interessi criminali.

Alla domanda se ha denunciato ufficialmente tale incontro, la fonte dice di aver riferito ai gradi superiori della massoneria ed essersi confidato. Tutti i dettagli sono a disposizione ovviamente della autorità che volessero approfondire. Dal punto di vista dello spaccato che emerge restano aperte molte domande. I direttivi della massoneria hanno approfondito e indagato? Con quali risultati? Sono a conoscenza di questi incontri e qual è il comportamento? E ancora: il GOI sa che tale luogo di incontro ufficiale è anche teatro di frequentazioni ufficiose? Tutte domande a cui sarebbe interessante dare una risposta.