Paola al voto, la “legalità” di Di Natale e il silenzio di Iacucci

Continuano i fuochi pirotecnici di Graziano Di Natale, l’ex presidente facente funzioni della Provincia di Cosenza. Non contento di aver sputtanato la sua coalizione elettorale, già sputtanata per conto suo, con la stampella data al sindaco uscente Ferrari al fine di mantenere la sua ambita poltrona di consigliere provinciale, ha continuato il suo show personale pensando di fare la guerra all’attuale presidente della Provincia Franco Iacucci.

Non che ce ne possa fregar di meno di Iacucci, ma quanto sta succedendo è perlomeno surreale.

Ieri Di Natale ha dato alle stampe la sentenza del TAR che annulla la revoca fatta da Iacucci delle nomine di una sconosciuta commissione ”per l’accertamento dell’idoneità alla circolazione stradale”, commentandola così: ”… La battaglia di legalità rappresenta un principio a cui non sono disposto a rinunciare…”. A pieni titoli si significava anche il successo dei due giovani legali paolani che hanno sostenuto la tesi della sospensione: Emily Francesca Maffoncelli e Luca Giuseppe Saggio.

Sono bastate due telefonate a Paola per informarci su questi futuri principi del foro paolano ed ecco la sorpresa: i due sono valenti collaboratori dello studio legale Di Natale di Paola. La Maffoncelli è figlia di un collega del defunto papà di Di Natale mentre l’altro è figlio del dottore Saggio, primario in pensione del reparto di Medicina dell’ospedale di Paola, famoso “cliente” di Mario Pirillo, com’è noto suocero di Di Natale.

Fin qui non ci sarebbe nulla di scandaloso: mettersi dentro amici di famiglia o “clienti” del suocero è del tutto normale in Italia e soprattutto in Calabria, però una cosa si dovrebbe chiarire. Chi incasserà i soldi delle parcelle? Si sa come funziona negli studi legali: l’incarico lo prendono i collaboratori ma i soldi delle parcelle vanno in gran parte al titolare. E questa è legalità?

Ora però c’è bisogno che il presidente della Provincia Iacucci esca da questo silenzio sulle storielle di Di Natale. Fanno parte dello stesso partito – se partito si può chiamare questo Pd – ma non vorremmo che Iacucci, da fiero ex comunista, mantenesse un silenzio bolscevico in onore di qualcosa che ormai non esiste più.

Presidente Iacucci, chi sono i quattro consiglieri comunali ai quali Di Natale ha dato un incarico legale alla vigilia delle elezioni per poter usufruire del loro voto? Chi sono i legali paolani presenti in quella lista d’incarichi fatta da Di Natale e da lei revocati ? Come mai la stazione della polizia provinciale a Diamante Di Natale l’ha spostata a Scalea, cittadina dove il sindaco Gennaro Licursi pare sia un suo grande amico?

Se Iacucci è in buona fede farà i nomi, altrimenti se ne dovrà dedurre che è complice del suo collega di partito.