Paola, caccia ai “clienti” delle giovani prostitute

Un mercimonio sessuale indotto e sfruttato non solo dalla mamma ma anche dalla nonna di due ragazze minorenni. Il procedimento istruito della procura distrettuale di Catanzaro agli ordini di Nicola Gratteri e dalla polizia di stato del commissariato di Paola diretta da Giuseppe Zanfini, vede coinvolte tre persone. Un anziano di 73anni, R.M., la 39enne D.N., madre delle due ragazze, e la nonna V.O. di 72 anni. L’inchiesta ha prima portato ad elevare le misure cautelari a carico del 73enne e della 72enne e, successivamente, della 39enne. Accuse alle quali i tre indagati adesso dovranno rispondere dinanzi al Tribunale di Catanzaro. La mamma in particolare è accusata di aver in più occasioni indotto e sfruttato la prostituzione delle figlie minorenni spingendole ad incontrare l’anziano R.M. ed avere con lo stesso rapporti sessuali in cambio di poche decine di euro, di vestiti e pacchetti di sigarette. Ma non solo.

Gli inquirenti sono al lavoro adesso per identificare altri soggetti che avrebbero avuto rapporti con loro in cambio di corrispettivi in denaro. Sussistono a carico della donna le aggravanti in quanto una delle figlie è portatrice di disabilità psichica. A incastrare la donna è stato anche l’anziano che avrebbe ammesso come fosse accondiscendente agli incontri che avvenivano. Dalle indagini è emerso un quadro di profondo disagio socio-economico della famiglia in cui si era da diverso tempo inserito il 73enne che abilmente lo avrebbe quindi sfruttato per poter soddisfare gli appetiti sessuali nei confronti delle due minori. R.M. avrebbe inoltre manifestato interesse anche nei confronti della terza sorella di soli cinque anni, che non è in ogni caso stata coinvolta. Sul telefono dell’uomo tra l’altro sono state rinvenute due foto pedo-pornografiche delle due ragazze nude.

La nonna avrebbe tentato di estorcere denaro all’anziano. Sia il 73enne che la 72enne sono ai domiciliari mentre la mamma è in carcere. L’anziano, sentito dalla polizia, avrebbe ammesso gli addebiti allargando il quadro dell’inchiesta alla 39enne. La mamma delle ragazze, secondo gli inquirenti, l’avrebbe indotta a giacere con lei. Dall’interrogatorio dell’anziano è emerso come una delle ragazze sia andata anche a prostituirsi a Rosarno. Sarebbe rimasta per tre giorni in un albergo. Una persona sarebbe venuta a prenderla a Paola per accompagnarla poi nel Reggino. In altra occasione inoltre la ragazza si sarebbe recata a Cetraro. La mamma, sentita dagli inquirenti, ha cercato a suo tempo di scaricare le accuse sull’anziano riferendo che aveva avvertito le ragazze che R.M. fosse un pedofilo. Testimonianze smentite da altre intercettazioni dalle quali emerge che era la donna a sollecitare la figlia ad incontrarsi con il 73enne. Fonte: Gazzetta del Sud