Paola, rigettato ricorso dell’avvocato Gaetano: Comune batte Pubbliemme

Fonte: Marsili Notizie

Il Tribunale amministrativo regionale della Calabria ha ritenuto “inammissibile” il ricorso proposto dalla Pubbliemme s.r.l., rappresentata nella circostanza dall’avvocato Nicola Gaetano.

La società vibonese chiedeva l’annullamento della delibera del Comune di Paola n. 119 del 22.06.2018, avente ad oggetto “atto di indirizzo servizio di realizzazione, manutenzione e gestione delle opere pubbliche affissioni sulle aree di proprietà comunale”, di cui proprio la Pubbliemme era l’aggiudicataria uscente del servizio di pubblicità.

Facendo proprie le motivazioni contenute nell’atto di costituzione del Comune di Paola, rappresentato e difeso dall’avvocato Marco Maiorano, il Tar ha ritenuto che «la controversia può essere decisa in forma semplificata, salva, in parte, la riproposizione dell’azione davanti al giudice ordinario entro il termine perentorio di tre mesi, decorrente dal passaggio in giudicato della presente sentenza; la soccombenza formale, derivante dalla decisione in rito, consente di consente di compensare le spese di lite».

Ricapitolando la vicenda, bisogna partire dal fatto che il Comune di Paola, con la delibera dello scorso anno, in ottemperanza alla scadenza del rapporto tra le parti, aveva fatto valere il suo diritto di proprietà riguardo gli impianti pubblicitari installati sul territorio cittadino, disponendo – inoltre – l’indizione di una nuova gara d’appalto per l’affidamento del servizio, e operando anche una ricognizione dell’esposizione debitoria della Pubbliemme, derivante dal mancato versamento di canoni annui in favore della Pubblica amministrazione.

La società pubblicitaria, per sua parte, riteneva d’aver ravvisato una presunta illegittimità della delibera, impugnandola per incompetenza, in quanto adottata dalla Giunta anziché dal Consiglio comunale e lamentando che «gli impianti acquisiti dalla Pubblica amministrazione non sarebbero quelli previsti nel contratto ma altri, relativi al permesso di costruire n. 24075 del 23.11.2010, rilasciato alla medesima ricorrente».

Il Comune, tramite l’avvocato Maiorano, ha eccepito «l’inammissibilità del ricorso per difetto di giurisdizione e per carenza di lesività dell’atto impugnato, concludendo per il suo rigetto», tesi che il Tar ha avallato facendo decadere quindi ogni velleità di rivalsa da parte della Pubbliemme.