Pizzo e la farsa della mazzata sui rifiuti. Pititto e Adimari: se non ci fossero, bisognerebbe inventarli

Ormai non sanno più a che Santo votarsi per giustificare la mazzata della Tari a famiglie ed imprese. Infatti nel mentre il sindaco di Pizzo Sergio Pititto se la prende con i commercianti, “colpevoli” di avere fatturato di più rispetto al 2022 (a proposito, ma i registratori di cassa sono collegati con il suo ufficio?), un altro fenomeno, il responsabile di Calabra Maceri, tale Benito Adimari, se la prende addirittura con l’incivilta’ dei cittadini, “colpevoli” di non differenziare il 35% dei rifiuti che si portano in discarica e mancare quindi il 100 % di differenziata, risultato strabiliante che ancora nessuna città d’Italia ha raggiunto.

Evidentemente l’Adimari dimentica che il civile popolo pizzitano nonostante non abbia mai avuto uno sconto in bolletta, come più volte promesso dal fariseo di turno quando il servizio è partito, in soli quattro anni ha raddoppiato la percentuale di rifiuti differenziati raggiungendo il ragguardevole traguardo di circa il 66 %.

E ancora, sempre l’Adimari, dimentica che la cittadina di Pizzo non ha un’isola ecologica dove il cittadino attraverso una tessera magnetica possa portare il rifiuto extra e ingombrante, isola ecologica che la triade commissariale, con a capo il valente Reppucci, aveva previsto con lo stanziamento di 50 mila euro.

Come andò a finire lo sanno pure le mosche. Progetto sbagliato, 50 mila euro buttati a mare e cittadini impossibilitati a fruire di un servizio ormai presente in qualsiasi realtà cittadina che si rispetti. Fatto sta che nessuno dei responsabili ha pagato per questo ennesimo sperpero di denaro pubblico (o meglio paga Pantalone). Molto più facile invece dare dell’incivile al popolo pizzitano. Tanto lui è… di Cosenza e a Cosenza lo conoscono anche benissimo per quello che è: un parassita imbucato.

Infine, cosa di non poco conto, risulterebbe che tale stazione di deposito (ex mattatoio, tra l’altro a vederlo sembra a rischio crollo) sia stata data in comodato d’uso, quale base logistica, alla Calabra Maceri per il ricovero di alcuni mezzi e come spogliatoio per il personale. Chissà se Adimari o il sindaco Pititto avranno l’accortezza di informare i pizzitani se e quanto paga di fitto al mese al Comune di Pizzo la Calabra Maceri per questa locazione di un’area pubblica con servizi? Ma a Pizzo come a Palermo il problema è sempre il traffico…