Pizzo. Ma quale protocollo della legalità, qui comandano sempre i soliti noti: il nano di Limbadi e gli evasori fiscali impuniti

Comune di Pizzo: interessa il bene del popolo o le feste con le luminarie?

Firmato il protocollo della legalità ma chi lo rispetta?

A Pizzo, l’ormai ex “perla” del Tirreno, messa in ginocchio da gente senza scrupoli che ha rovinato un mare bellissimo sacrificandolo sull’altare degli scarichi illegali, la Prefettura non ha mandato la commissione di accesso antimafia per un motivo molto semplice. Il Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose dopo l’arresto dell’ex sindaco Gianluca Callipo, poi è trascorso un anno e mezzo di commissariamento e alle ultime elezioni ha vinto un utile idiota – tale Sergio Pititto – funzionale alla massomafia che continua a fare i suoi porci comodi malgrado, appunto, la legalità di facciata che non incanta proprio nessuno,

I sindaco utile idiota di cui sopra, dunque, ha firmato il protocollo della legalità ma continua a non smentirsi mai e a Pizzo lo sanno tutti. Anche dopo tutti i gradi di giudizio persi (l’ultima ordinanza del Tar risale a poche settimane fa e ordina la demolizione dei tabelloni pubblicitari), PUBBLIEMME ovvero la gallina dalle uova d’oro di Domenico Maduli detto il nano di LImbadi, editore de LaCNews, può tenere ancora per un altro anno (o forse addirittura due),i suoi pannelli COMPLETAMENTE ABUSIVI, ed anche a “GRATIS”, senza pagare un euro al Comune in attesa che presenti e poi discuta il ricorso al Consiglio di Stato. Esattamente come sta facendo a Cosenza, dove l’ordinanza di demolizione del tabellone grande quanto la sua testa all’ingresso della città dallo svincolo autostradale non è stata mai eseguita…

PIZZO, IL TAR ORDINA DEMOLIZIONE IMPIANTI ABUSIVI (https://www.iacchite.blog/pizzo-il-tar-ordina-la-demolizione-degli-impianti-pubblicitari-di-maduli-ma-il-comune-fa-finta-di-niente/)

Ma a Pizzo, di grazia, chi dovrebbe controllare? Chi dovrebbe farli rimuovere? Le domande sono sempre le stesse. Dovrebbe controllare il comandante della polizia municipale, potrebbe sollecitare interventi anche il sindaco – sempre utile idiota –  o perché no, l’ottimo – si fa per dire – segretario comunale. Ma non c’è verso, nessuno si muove, nessuno ha il coraggio di andare contro il nano diabolico.

La legalità è far rispettare le regole, le leggi, non solo sui cittadini, ma anche sugli imprenditori, specie che hanno deturpato il paese. Ma a quanto pare a Pizzo come a Cosenza e – diciamola tutta – praticamente in tutta la Calabria non c’è niente da fare. Il nano ha il monopolio di tutto e guai a scriverne o a parlarne…

E non è ancora finita. Il segretario e il sindaco non fanno nulla neanche contro la pacchiana evasione fiscale, evidente proprio a tutti, fatta di consumo del suolo, bollette per la Tari (rifiuti) e per il servizio idrico non pagate tra metri quadri in balia di nessuno e allacci abusivi vergognosi. Il paese di Pizzo ne è pieno, ma niente si muove, tutto tace… Necessiterebbe invece un cambio radicale perché il maxi debito che grava sui pizzitani può essere ridimensionato, ma solo SE LO SI VUOLE VERAMENTE. La scusa che non ci sono soldi è finita, non vale più… esistono i fatti o le chiacchiere e al momento si vive solo di esse…