Una domenica di “passione” quella trascorsa al mare, poiché dopo un paio di giorni di tregua, in alcuni tratti l’acqua è diventata marrone scuro e presso località Stazione, in tarda mattinata, prima sono comparse chiazze marroni e poi bianche. «Anche nella prima domenica di luglio – rileva amareggiato il naturalista Wwf Pino Paolillo – immagini deprimenti di mare sporco, in varie località della costa, a cominciare dal tratto compreso tra il molo Pizzapundi e la Seggiola. Le parole rassicuranti non abbindolano più nessuno, perché sono puntualmente smentite dai fatti, e questo sotto gli occhi di tutti, almeno di chi ha occhi per vedere». La situazione non è andata certamente meglio da località Marinella sino a Colamaio. «Le acque dell’Angitola arrivano al mare», è lo sfogo di Anna Rosa, socia del sodalizio “Pinetamare insieme” di Porto Ada (presieduto dall’avvocato Carlo Isabella) che nei giorni scorsi ha presentato un esposto in Procura perché «dinanzi al perdurare del mare sporco l’associazione non intende fermarsi nel denunciare tale vergognosa situazione». Detto fatto, hanno presentato un esposto-querela: addebitano il mare sporco «a tutto un sistema depurativo, evidentemente non adeguato, a dispetto di tutti gli interventi annunciati dalla Regione nel periodo invernale, tra gli scarichi fognari o comunque abusivi che si riversano direttamente nei corsi d’acqua, sfociando poi a mare».
Tuttavia, rilevano che la zona dov’è ubicata Porto Ada risente anche “della presenza della foce dell’Angitola, caratterizzata in questi giorni da una persistente macchia di colore indefinito, sgradevole e non poco inquietante. Pertanto – rilevano – nella denuncia, anche alla luce di un miglioramento delle acque nell’estate precedente, l’associazione Pinetamare Insieme, confidando negli interventi precedenti della Procura, chiede che siano svolte tutte le necessarie indagini finalizzate all’individuazione dei responsabili”… Fonte: Gazzetta del Sud