Politiche 2018, i circoli del Pd di Pollino e Alto Ionio insorgono contro Mancini, Aiello e Incarnato

Ferdinando Aiello

I segretari dei circoli del Pd di Pollino e Alto Ionio hanno diffuso il testo di un documento inviato al segretario nazionale, al segretario regionale, al segretario provinciale e al presidente della Regione nel quale protestano vivamente contro le candidature scelte dal partito per i collegi uninominali. Non si sentono rappresentati da Giacomo Mancini, Luigi Incarnato e Ferdinando Aiello, anche se non fanno mai il loro nome. E la protesta è estesa anche ai soggetti inseriti da capilista nei listini bloccati ovvero Enza Bruno Bossio e Ernesto Magorno.

Ma ecco il testo del documento.

L’approvazione delle liste dei candidati del PD che correranno per le prossime elezioni politiche del 4 marzo da parte della direzione nazionale del partito ha provocato un forte e compatto dissenso accompagnato da altrettanta forte preoccupazione, per la scelta dei candidati designati nei collegi dell’area Pollino ed Alto Ionio, che si contesta nel merito e nel metodo adottato.

I rappresentanti di molti circoli del Pollino, di molti amministratori e di molti rappresentanti istituzionali dell’alta Calabria segnalano ai vertici del partito la mortificazione ricevuta dal territorio del Pollino e dell’Alto Ionio per la scelta di candidare sui relativi collegi esponenti politici appartenenti ad altri territori e ad altri partiti pur avendo messo a disposizione del PD personalità significative e radicate nel territorio di appartenenza.

Già in presenza di una campagna elettorale in salita per le difficoltà che il nostro partito sta registrando sia a livello nazionale che regionale, le scelte operate aggravano la situazione anche a livello territoriale privato di rappresentanza diretta. E’ del tutto evidente di fronte all’ondata populista di questa fase politica che per motivare gli elettori le candidature devono salvaguardare il principio della territorialità come condizione inderogabile esaltando valori, per noi, non negoziabili quali il rispetto della nostra autonomia politica, la sovranità di chi opera in mezzo alle persone, la dignità di chi mette a disposizione braccia, intelligenza, tempo e risorse per il partito d’appartenenza.

Luigi Incarnato

Mettendo da parte ogni personalismo e legittima aspirazione, al fine di poter raggiungere l’obiettivo di una rappresentanza parlamentare ed un buon risultato per il progetto politico del nostro partito, avremmo preferito sacrificare il principio inderogabile della territorialità a fronte di candidature di alto spessore politico.

La scelta operata nei collegi elettorali riguardanti il territorio del Pollino e dell’Alto Ionio, mortifica, invece, i gruppi dirigenti locali e le personalità politiche ed istituzionali indicati quali “candidati territoriali” e rischia di produrre scenari inquietanti sul piano del risultato elettorale la cui eventuale negatività sarà da attribuire agli organi del partito che hanno fatto le scelte, che sono stati avvisati in tempo e con i quali non è stata possibile alcuna interlocuzione per rappresentare le istanze territoriali che sono rimaste completamente disattese.

I gruppi dirigenti ed i rappresentanti istituzionali sottoscrittori del presente documento pur essendo consapevoli del rispetto delle coalizioni politiche nella formazione delle liste, ritengono del tutto incomprensibili le designazioni, nei tre collegi dell’intera provincia di Cosenza, di tre esponenti provenienti tutti dall’area urbana di Cosenza, palesemente e dolosamente designati a svantaggio dei territori dell’area Nord della Calabria che evidentemente continua ad essere considerata una terra utile per portare consensi ma alla quale continua ad essere negata ogni possibilità di rappresentanza politica.

Segretari di Circolo del Pollino ed Amministratori Pollino e Alto Ionio del PD