Politiche 2018, ecco come don Magorno vuole “regalare” il collegio di Corigliano al generale Graziano

Quella che vogliamo raccontarvi oggi è la storia di come don Ernesto Magorno vuole regalare il seggio del collegio uninominale di Corigliano al caro amico Giuseppe Graziano alias il generale, o meglio l’ispettore generale, ed allo stesso tempo tenersi buoni i cari amici potenti iGreco.

Tutto inizia quando le soffiate che arrivano dal Nazareno sussurrano “Ferdinando Aiello candidato nel collegio di Corigliano”. In molti sullo Jonio si sono chiesti: Aiello chi? Chiru du cafè? E invece no, è Aiello Ferdinando, nato a Cosenza il 26 novembre 1972, professione politico, ex Sel ora suo malgrado affiliato al Pd.

Che grande idea quella di candidarsi in quel collegio… Il caro vecchio Ferdinando, purtroppo per lui, non trova spazio nei listini, né della Calabria, né della Puglia, dove ha interessi economici nel Lecce Calcio, e dove tiene anche altri interessi per i suoi parenti faccendieri, iGreco, e quindi cerca di posizionarsi altrove in uno dei collegi uninominali della provincia di Cosenza.

Ferdinando Aiello e Luigi Guglielmelli

La voce che circolava ha iniziato a preoccupare dirigenti e militanti del Partito Democratico, che quasi ogni sera si vedono e si sentono e sviscerano malumori e mal di pancia, esternati anche ufficialmente al partito, ma il buon Ferdinando – che è a conoscenza di tutto ciò -continua beatamente a sperare che la sua amica di Cariati, la sindaca disarcionata Filomena iGreco, insieme a qualche altro faccendiere, gli portino i voti per catapultarlo, di nuovo, ahinoi, alla Camera dei Deputati, e continuano dunque le cene e gli incontri, con tutti, tranne che con i dirigenti del Partito Democratico (sic!). Di conseguenza, i dirigenti del Pd sono sul piede di guerra, lo stesso segretario provinciale Guglielmelli va e viene da Corigliano e Rossano per cercare di rasserenare gli spiriti che si fanno sempre più bollenti, tanto è vero che la tensione si taglia col coltello… Molti sarebbero pronti a riconsegnare tessere e chiavi dei circoli in segno di protesta e inizia a circolare la voce che questo giochetto delle tre carte serva a facilitare l’elezione di Graziano, che si è dimostrato sovrano indiscusso delle preferenze alle ultime regionali, e che ha spesso sostenuto la maggioranza sempre più traballante di Oliverio prima di allearsi ufficialmente con i Cinghiali. Del resto, il generale e Magorno hanno già portato a termine una squallida operazione trasversale facendo eleggere a Rossano il ludopatico Stefano Mascaro, specchietto per le allodole dell’insaziabile avvocato Nicola Candiano,

Un balletto sempre più squallido quello della politica e del Pd calabrese, in cui a farne le spese sono sempre le persone per bene ed i territori, conquistati, o da conquistare, e meno male che almeno tra qualche giorno questo schifo di giochetti per le candidature sarà passato, poi però ci sara la campagna elettorale… Che Dio ce la mandi buona!