Ponte. Soldi dello stato al clan Mancuso, Bonelli chiede indagine a Dda e commissione bicamerale antimafia

Bonelli: “Chiesta indagine a Dia e commissione bicamerale antimafia”

Sul rischio che gli indennizzi previsti dalla Stretto di Messina S.p.A. vadano alla criminalità organizzata e in particolare agli eredi del patriarca del clan Mancuso – don Ciccio -, il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) Angelo Bonelli ha chiesto “alla Direzione distrettuale antimafia e alla Commissione bicamerale di avviare un’indagine. Con un progetto vecchio di 15 anni – dice Bonelli – la criminalità organizzata può avere avuto tutto il tempo di acquistare terreni con l’obiettivo di prendere soldi pubblici”.

Per Bonelli, l’ad della Stretto di Messina S.p.A, Pietro Ciucci, dovrebbe spiegare perché “la discarica di materiali inerti denominata Cra3 è stata individuata nelle particelle catastali di terreni di proprietà della temutissima famiglia dei Mancuso. Ciucci ci parla di protocolli di legalità per evitare infiltrazioni mafiose, ma perché, prima di individuare aree da espropriare per attività di discarica o deposito materiali, non sono stati individuati i proprietari?”, si chiede il deputato di Avs.

Il progetto del ponte sullo Stretto è chiamato “definitivo” ma in realtà non è ancora esecutivo, vista l’assenza di autorizzazioni fondamentali che verranno eventualmente rilasciate dal ministero dell’Ambiente – tramite la Valutazione di impatto ambientale – e dal Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e sostenibile. Solo a quel punto, gli espropri saranno fattibili e ci si dovrà preoccupare, tra le altre cose, che i risarcimenti non finiscano per finanziare la criminalità organizzata.