Ponte sullo Stretto. Anche Aldo Grasso sbertuccia Salvini: “Il migliore dei mondi (virtuali) possibili”

Per fortuna in Italia c’è ancora qualche giornalista che non si fa dettare gli articoli dalla propaganda salviniana.

di Aldo Grosso

Fonte: Corriere della Sera

Le tre realtà. Camicia bianca, scarpe di tela, Matteo Salvini ha fatto visita al Meeting di Rimini: una foto su un trattore, stile Antonio Di Pietro, una rassicurazione per i balneari, una promessa sulle nomine Rai, l’acquisto dei biglietti della lotteria. È uno «spaccato» di realtà reale.

Poi la visita al costoso stand voluto dal suo ministero, dove spicca il plastico del Ponte sullo Stretto. È qui che il ministro inforca un visore ottico che permette un’esperienza immersiva tridimensionale: un piacevole giro in auto lungo i tre km di campata, con la possibilità di osservare le più vicine località turistiche siciliane e calabresi. Oh, meraviglia del migliore dei mondi possibili in 3D! È il sogno della realtà virtuale.
Lo scorso anno, però, Salvini aveva promesso un padiglione con telecamere in diretta sui cantieri «aperti dopo 52 anni». Per ora, uno dei pochi atti concreti è stato quello di usare la pugile Angela Carini come testimonial della società che realizzerà il Ponte. La breve durata del suo incontro sul ring olimpico ha suscitato una marea di commenti ironici ed è diventata metafora della precarietà del Ponte.
Intanto le infrastrutture in Sicilia (e non solo) continuano a essere carenti, un calvario per isolani e turisti, sia che viaggino in aereo, in treno o in auto. Ed è, purtroppo, la certezza della realtà surreale.