Porto di Catanzaro Lido. Resta il nodo pontili, c’è l’ipotesi terzo lotto

Terzo lotto sì, terzo lotto no. È ancora tutto in divenire lo scenario che riguarda i pontili galleggianti da installare nel porto di Lido. E rimane comunque ingarbugliato, tra iter che faticano a giungere a conclusione e altri che potrebbero aprirsi ma sono ancora al centro di considerazioni politiche e valutazioni tecniche. In mezzo c’è anche il progetto del completamento della struttura portuale, alle battute finali per quel che riguarda la Valutazione d’impatto ambientale (in corso di predisposizione da parte del ministero della Transizione ecologica). Questi lavori, infatti, avranno un impatto non indifferente sulla fruibilità della struttura, al punto che potrebbero anche richiederne la sospensione dell’utilizzo. Ma è un aspetto ancora di là da venire, sul quale verrà svolto un confronto ampio al fine di individuare eventuali soluzioni alternative alla chiusura tout court del porto.
A Palazzo de Nobili, ieri, la commissione Patrimonio, presieduta dal consigliere Gregorio Buccolieri, ha affrontato l’argomento terzo lotto, raccogliendo la discussione avviata in commissione Politiche del mare guidata da Raffaele Serò. I consiglieri hanno chiesto, infatti, già in precedenti sedute, che fine avesse fatto la procedura su questo specchio d’acqua che la passata amministrazione aveva portato fino alla manifestazione d’interesse, senza che poi, però, si tramutasse in un passo concreto.

Allora, infatti, si è scelto di portare avanti l’iter sui primi due lotti, ora in attesa del parere Anac che consenta all’amministrazione di dare la concessione alla ditta Carmar srl: proprio una parentela tra il suo procuratore e un dirigente comunale è al centro delle valutazioni dell’Anticorruzione. Una volta ottenuto il parere positivo l’amministrazione ha fatto capire che non ci sarà alcun ostacolo ad assegnare la concessione.

Nel frattempo, si cercano possibili strade alternative che possano portare a un’accelerazione e dare risposte a diportisti, appassionati di pesca e operatori, rimasti senza ormeggi in città da due anni e mezzo. E l’utilizzo del terzo specchio d’acqua appare quindi come il possibile uovo di Colombo, da perfezionare secondo alcuni consiglieri con un affidamento diretto alla Catanzaro Servizi, la società in house del Comune.

In commissione si è discusso anche di questo, nel corso di un confronto tra i consiglieri e il dirigente del settore Patrimonio, Antonio Dominijanni. E’ quindi emerso che su tale prospettiva debba prima di tutto esserci un approfondimento tecnico che ne dimostri la fattibilità. Soltanto dopo si potrebbe procedere a una eventuale assegnazione. “La commissione – ha spiegato Serò – ha espresso unanime volontà, dunque sia da parte della maggioranza che dell’opposizione, di arrivare in tempi rapidi a una soluzione che veda il porto tornare alla piena operatività a partire dall’utilizzo dei tre lotti. E certamente c’è una grande attenzione anche sui futuri lavori di completamento”. Cautela è stata poi espressa da Serò sul fronte di un aeventuale affidamento diretto alla Catanzaro Servizi: “E’ una prospettiva delineata da alcuni consiglieri ma è una questione da valutare con molta cura”. Anche Buccolieri ha parlato di esito ancora “interlocutorio in attesa dei dovuti chiarimenti tecnici”. Fonte: Gazzetta del Sud