Porto di Diamante, le manovre elettorali di don Magorno

Il porto di Diamante continua a dividere ma i giochi oramai sono chiari e dietro tutto ci sono le manovre elettorali di don Magorno.

Un consiglio comunale disertato dalle opposizioni vecchie e nuove, una convocazione fasulla da parte del prefetto, un porto che continua ancora a non esistere nonostante le buone intenzioni dell’amministrazione.

I presupposti per un consiglio comunale infuocato c’erano, le opposizioni attraverso la stampa e facebook avevano dichiarato di fare fuoco e fiamme se non fosse stato aperto al pubblico, poi alla fine hanno preferito non presentarsi. Evidentemente le opposizioni costituite da “Diamante Migliore” (Cauteruccio e Amoroso) e il Pd (Perrone, Suriano e Casella, moglie del senatore Magorno) ci avranno ripensato.

Decisivo il forfait da parte di chi avrebbe dovuto parlare nel consiglio comunale aperto e cioè Graziano Santoro, il concessionario del porto e il senatore Magorno, tutti schierati appunto con il concessionario stesso. La nuova maggioranza del sindaco Sollazzo sostenuta dall’ex opposizione di “Diamante Futura” si trova in avanti rispetto alla questione porto.

Ha rotto definitivamente con il concessionario accusandolo apertamente di giocare con lo stato di avanzamento dei lavori del porto. Pur avendo ottenuto dal sindaco Sollazzo la concessione demaniale, osteggiata dal “Movimento popolare” , non ha cominciato gli agognati lavori. Che cosa avrebbero dovuto dire in un consiglio comunale aperto sia Santoro che Magorno oramai a braccetto su questa questione ?

Ed ecco il “coup de theatre” escogitato dall’opposizione vecchia e nuova. Convocazione del prefetto il 3 luglio. Ma la notizia che si è sparsa nel paese sembrava un’imposizione del prefetto a sedersi tutti ad un tavolo “tecnico” per risolvere la questione: maggioranza, opposizioni, Santoro, il presidente Oliverio, il responsabile del RUP Ing. Zinno, (mancava solo  il presidente Mattarella) come richiesto dal capogruppo Cauteruccio ed invece alla fine, come detto dal consigliere Savarese, la montagna ha partorito il topolino.

Il Prefetto, come logico ha convocato solo le opposizioni e così solo loro andranno da lui a piangere. Il fuoco invece lo hanno fatto in consiglio i consiglieri di Diamante Futura, Savarese e Pascale, che in un comunicato stampa hanno sintetizzato quanto detto.

“I gruppi consiliari “Per una Diamante migliore” e “Partito Democratico” cercano di giustificare la loro ingiustificabile posizione politica legata alla questione porto sollevando inesistenti problematiche di ordine democratico e procedurale che riguardano la convocazione del C.C. – scrive Diamante Futura-  Così facendo cercano di sfuggire alle responsabilità riconducibili al loro operato di consiglieri comunali e cercano di ingannare l’opinione pubblica con false argomentazioni e con strumentali richieste inoltrate al Prefetto di Cosenza. Infatti il C.C. richiesto e disertato dai consiglieri degli altri due gruppi d’opposizione si è tenuto regolarmente alle ore 17,30 del 27 u.s., in forma aperta, così come “Diamante Futura” aveva anticipato pubblicamente, in Piazza, discutendo con il consigliere Francesco Suriano. Nell’evidenziare, quindi, che non corrisponde al vero, quanto riportato nel comunicato a firma Cauteruccio /Perrone dobbiamo rilevare che la convocazione presso la Prefettura di Cosenza per il giorno 3 Luglio 2018 alle ore 10,30 appalesa il fallimento della loro richiesta inoltrata al Prefetto, per la convocazione di un tavolo tecnico con tutte le parti istituzionali, private e sociali, coinvolte nella questione porto. Fino a prova contraria Diamante è amministrata da un Sindaco regolarmente in carica, che rappresenta istituzionalmente l’intera comunità amministrata; chi siede nei banchi del Consiglio non può utilizzare altri organi istituzionali per accrescere, a soli fini elettorali, la propria visibilità politica“.

Appare chiaro che l’autore di questo intervento da parte della Prefettura, sull’autonomia politica di un comune, sia opera del sen. Magorno. E’ lui che minaccia di fare interrogazioni parlamentari su fatti mai avvenuti, quali l’aggressione ad una consigliera di “Diamante Migliore” come evidenziano nel loro comunicato Diamante Furura“.  Ci aspettiamo che la Prefettura, dopo aver tenuto l’incontro del 3 Luglio p.v., diffonda un comunicato da cui si possa evincere , stante l’assenza delle altre componenti consiliari, se le emergenze democratiche denunciate congiuntamente dai consiglieri Amoroso, Casella, Perrone, Suriano e Cauteruccio abbiano una reale consistenza o se, diversamente, rappresentino strumentali argomentazioni finalizzate ad amplificare l’immagine di chi ritiene di essere già in campagna elettorale per l’elezione a sindaco di Diamante.

In particolare chiediamo, inoltre, di conoscere quali sono i gravi accadimenti verificatisi nel corso della seduta consiliare del 26 Maggio scorso a danno della consigliera Francesca Amoroso, in considerazione che ancora oggi, per quanto è di nostra conoscenza, nessuno riesce a comprendere quali siano i gravi fatti oggetto della più che opinabile interrogazione parlamentare indirizzata, a firma del Sen. Magorno, al Ministro degli Interni. Siamo tutti ansiosi di conoscere soggetto predicato e complemento.

Il Prefetto di Cosenza, senza farsi influenzare da strumentali posizioni di parte e utilizzando gli strumenti istituzionali che la legge pone a Sua disposizione, riuscirà certamente a fare piena luce sulle verità che sono state occultate dai ricorrenti con l’obiettivo di operare una distrazione di massa che faccia scudo agli interessi privati del Concessionario dei lavori portuali. 

Che sia chiaro a tutti i Santoriani : “La pacchia è finita!” . In effetti la pacchia dei magorniani che per anni hanno tenuto in scacco un intero comune è davvero finita. L’ultima sua operazione è l’aver fatto concedere al suo suocero lo sbancamento di un’intera collina per costruire un mega centro commerciale legato alla Conad.  ll Consiglio comunale è quindi finito fra gli applausi della popolazione presente quando il sindaco annuncia che il 26 agosto prossimo scaduti i termini di consegna del porto non disporrà nessuna proroga. E’ quello che chiedono il Movimento popolare e tutte le categorie sociali del paese, dai commercianti agli albergatori, ai diportisti e a niente valgono gli attacchi che gli adepti di “Diamante migliore” fanno ai militanti del Movimento popolare cercando attraverso face book di scatenare odio e rancore contro tutti.

Da Facebook si vede chi sono questi odiatori di professione; sono lacchè di Magorno che hanno speculato con lui quando era sindaco ricevendo parcelle di centinaia di migliaia di euro,  del Partito democratico nelle mani oramai di Santoro, soggetti vari tutti nel libro paga dell’imprenditore che intanto si trova a dover affrontare un concordato preventivo presso il tribunale di Cosenza di oltre 23 milioni di euro, incapace quindi di poter realizzare alcun porto. Ecco perchè spera di poter ottenere una proroga in attesa di trovare un compratore.

L’anno prossimo a Diamante ci saranno le elezioni e Magorno dopo la sconfitta elettorale avuta nel suo stesso paese, il 4 marzo scorso è passato da oltre 1200 voti a 500, e l’estromissione dall’amministrazione comunale, quindi senza le sue clientele, cerca la rivincita e l’appoggio di poteri forti che difficilmente questa volta si schiereranno con lui considerato oramai da tutti inattendibile. 

Nella settimana prossima intanto il “Movimento popolare” verrà convocato in una commissione sulle opere incompiute a Roma, dopo l’intervento a Diamante dell’onorevole pentastellato Massimo Misiti, venuto appositamente ad appoggiare le posizioni del Movimento popolare atte a togliere a Santoro la concessione ed avviare le pratiche per un nuovo porto pubblico e non privato. Da Roma al ritorno della delegazione del Movimento per Santoro e Magorno la pacchia sarà finita”.