Porto di Gioia Tauro, si tratta a Roma per ridurre gli esuberi: sciopero sospeso

Un passo in avanti è stato fatto oggi a Roma in merito alla vertenza che interessa i lavoratori del porto di Gioia Tauro che, dall’incontro romano insieme con il ministro Delrio, hanno ottenuto dall’azienda la disponibilità a trattare sui 400 esuberi annunciati.

Le parti, sindacati, azienda e Governo hanno deciso di aprire due tavoli di confronto: uno ministeriale per trattare sui numeri e sui criteri rispetto agli esuberi e ridurli il più possibile; l’altro, presso palazzo Chigi, dove si analizzeranno nel dettaglio le opere infrastrutturali da realizzare per dare al porto di Gioia Tauro quella linfa che da tanto tempo attende per un vero e proprio sviluppo.

AGGIORNAMENTO

È terminato con la firma di un verbale di incontro, il vertice al ministero delle Infrastrutture sul porto di Gioia Tauro dopo quasi cinque ore di confronto. È quanto si apprende da fonti sindacali. Lo sciopero di dieci giorni iniziato il 13 aprile contro i 400 esuberi dichiarati da Mct viene ora sospeso. La vertenza continua con tavoli bilaterali tra il governo e l’azienda e il governo e i sindacati. Sotto al ministero sono ancora in presidio un centinaio di lavoratori dello scalo.

Al tavolo era presente anche il ministro Graziano Delrio. Il testo prevedeva appunto la sospensione dello sciopero, iniziato il 13 aprile, e l’avvio di tavoli bilaterali tra governo e Mct e governo e organizzazioni sindacali per far avvicinare le posizioni delle parti in merito alla trasparenza dei criteri per individuazione dei lavoratori in esubero (400 quelli annunciati dall’azienda) e sul numero di lavoratori da ricollocare in agenzia.