Quattro segnalazioni sulla politica rendese, due per il centrosinistra e due per il centrodestra quando manca un anno alle elezioni e si va delineando il quadro degli sfidanti per la poltrona di sindaco.
1) Franchino De Rango ovvero uno dei consiglieri comunali di centrosinistra che con le loro piroette stanno consentendo al sindaco Manna di arrivare a fine mandato, è uno dei peggiori voltagabbana del territorio rendese. E’ talmente sputtanato che, dovendo definire in qualche modo la cloaca che governa Rende, la gente la chiama “maggioranza alla Franchino”… Il signor Franchino (piccolo Franco), ultimamente, è stato delegato alla manutenzione e cammina con macchina e autista del Comune… A Rende tutti sanno che Franchino il traditore sta pressando Manna per far ottenere lavori a ditte di sua conoscenza e il quaquaraquà ovviamente spalleggia la situazione.
2) Sandro Principe è tornato ad esternare sulla metro leggera ma ancora non si capisce quale sarà la sua posizione per le prossime elezioni, fermo restando che ben difficilmente potrà candidarsi in prima persona a causa del processo per il “Sistema Rende” che inizierà a giugno. Promuoverà uno dei suoi fedelissimi o si accontenterà di farsi rappresentare da Sergio Tursi Prato, che dice di essere un candidato “civico” ma poi fa accordi con il generale Graziano ovvero uno dei peggiori rappresentanti della politica corrotta? La sensazione è che Principe non si farà mai rappresentare da Tursi Prato, neanche per scherzo…
3) Il Cinghialottino Francesco Mercurio, oggi funzionale alla Lega e al Cinghiale (che gli ha trovato pure un bel lavoro da lobbista a Roma), dopo aver combinato casini di tutti i generi ed essere finito sulle pagine di cronaca nera dei giornali per essere stato accoltellato (sic!), gioca a fare il “politico”. Il suo più accanito detrattore in questi ultimi mesi è il Cinghialotto Gianfranco Ponzio, che rivendica il candidato del centrodestra alle elezioni di Rende e non sopporta questo parassita sociale. Adesso Mercurio (grandissimo paraculo, che però il grande Robert De Niro avrebbe ribattezzato certamente come “rottoinculo”) prova addirittura ad addolcire Ponzio facendosi fotografare insieme ad uno dei suoi fedelissimi ovvero Valerio Cavalieri, indicato addirittura come il prossimo sindaco di Rende.

4) Eugenio Aceto, altro bel soggettino in cerca di padrone, esce sui giornali locali predicando fedeltà a Manna ma anche i muri sanno che le sue ambizioni sono altre
ed ora che ormai intrallazza con i Cinghiali, la fame aumenta e sono in molti a pensare che il vero candidato di Tonino Gentile alla fine sarà lui.
Morale della favola: la politica a Rende è degenerata ed i rendesi non avranno riferimenti politici seri ed affidabili per i prossimi 5 anni, chiunque vinca questa sfida di strategie e poi le elezioni, considerato che neanche Domenico Miceli (candidato ambiguo del M5S) e tantomeno i vari Massimiliano De Rose e Carlo Petrassi (ambigui almeno quanto Miceli) possono essere indicati come candidati del “cambiamento”.
Ci vorrebbe uno tsunami che travolgesse tutto e tutti ma siamo pur sempre in Calabria ed i rendesi – come i calabresi – nelle urne gli attributi purtroppo non li faranno uscire mai… Non siamo mica alle Politiche dove si può esprimere il voto di protesta, a Rende il prossimo anno gireranno bei “dollaroni”.
Quanto mancano politici del calibro di Cecchino Principe ed altri della sua generazione, i quali si muovevano per ideali e non per beceri interessi personali…
Lettera firmata