Una vera festa delle imprese quella che si è svolta ieri presso la Camera di Commercio di Cosenza, che per la prima volta ha inteso premiare la storia, l’operosità e il valore identitario di 31 imprese storiche della provincia.
Evitiamo accuratamente di riportare i nomi dei “papponi” che hanno fatto passerella politica ma diamo il giusto risalto a gente che lavora sodo e senza avere nomine e prebende dal sistema dominante.
Questi i nomi delle aziende che sono state premiate.
Adduci Bonifacio di Cerchiara di Calabria; Adduci Mario Michele di Grisolia; Amendola Salvatore di Corigliano Calabro; Belcastro Giovan Battista di San Giovanni in Fiore; Bilotta Giuseppe di Cosenza; Caloiero Beniamino di Cosenza; Cascardo Luigi di Paola; Cavaliere Renato di Montalto Uffugo; Celestino Mario di Longobucco; Chinnì Nello di Cosenza; D’Ambra Angiolina di Altomonte; Feraudo Adelaide di Cosenza;
Fuoco Giulio di Santo Stefano di Rogliano; Gallo Ippolito di Rende; Gervasi Giovanni di Cosenza; Gialdino Franco di Morano Calabro; Giordano Francesco di Cosenza; Gravina Giovanni di Paola; Magurno Elena di Diamante; Matragrano Roberto di Cosenza; Miseferi Antonina di Montalto Uffugo;
Orrico Sante di Cosenza; Perri Antonio di Corigliano Calabro; Piacentini Rodolfo di Montalto Uffugo; Pinto Francesco di Cosenza; Pirozzi Roberto di Castrovillari; Renzelli Stefano di Cosenza; Sabato Gisberto di Cosenza; Spadafora Giovan Battista di San Giovanni in Fiore; Spensierato Piero di Paola; Zangaro Giuseppe Francesco di Rossano Calabro.