Molti lettori ci stanno segnalando un gravissimo episodio che si sta consumando nelle stanze della Cittadella Regionale. Un episodio mirato a favorire i soliti clientes et parentes dei politici e dei sindacati venduti indecorosamente al potere. Ma veniamo ai fatti.
In questi giorni i sindacati CISL e UIL stanno portando avanti nei confronti del bacino denominato “Programma Stages 2008” (un carrozzone di papponi e raccomandati della peggiore specie) una richiesta del tutto illegittima, ossia stanno chiedendo con forza l’inserimento di questi “lavoratori” nella Legge regionale n.1/2014 (legge sul precariato) utile a prorogare/rinnovare i contratti e avviare contestualmente un percorso volto alla stabilizzazione, inconsapevoli o peggio ancora incuranti della SENTENZA emessa dal TAR nel lontano 2015, quindi passata in giudicato e che VIETA tutto questo.
Infatti il giudice amministrativo nella sua dettagliata disamina afferma come “…stante il precitato quadro normativo, si osserva che i ricorrenti non sono in possesso del requisito di anzianità di servizio, richiesto dal precitato art. 4, comma 6°, del D. L. n. 101/2013, atteso che essi – com’è pacifico e non in contestazione fra le parti- sono stati impiegati in Stages fino al mese di ottobre 2010. Né i ricorrenti possono avvalersi della normativa di interpretazione autentica sopravvenuta al fine di pervenire ad una diversa interpretazione dell’art. 1 della legge regionale 13 gennaio 2014, n.1, secondo cui la loro posizione potrebbe essere ritenuta omologabile a quella delle categorie ivi contemplate, che, come già precisato, sono basate su differenti presupposti e situazioni. In definitiva, il ricorso si appalesa infondato e va rigettato“.
E’ un’altra gravissima vergogna a favore dei soliti amici degli amici che denunciamo con forza. Bisogna evitare che sia la burocrazia regionale e di conseguenza Palla Palla (le critiche alla burocrazia sono solo uno specchietto per le allodole…) che le parti sindacali vendute al potere possano commettere “inconsapevolmente” una simile e gravissima ILLEGALITA’.