Provincia di Cosenza. La regina squallida come Occhiuto. Oliverio: “Falsità evidenti e mistificazione della realtà”

La politica cosentina è animata nelle ultime ore da una forte diatriba che vede protagonisti due figure di spicco: l’ex presidente della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, e l’attuale presidente della Provincia di Cosenza nonché sindaca e “regina” squallida di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro. Al centro del dibattito, un argomento spinoso che tocca da vicino le finanze dell’ente provinciale: gli 83 milioni di euro di debiti.

La discussione si è accesa in seguito alla certificazione, nel rendiconto 2024, di un debito di 82. 686. 980,95 euro, che pone la Provincia di Cosenza a un passo dal default. La domanda cruciale è: di chi sono le responsabilità?

La posizione di Mario Oliverio: “Falsità evidenti e mistificazione della realtà”

Mario Oliverio, durante una conferenza stampa, ha puntato il dito contro l’attuale amministrazione, accusandola di “falsità evidenti e una mistificazione della realtà”. Secondo Oliverio, è “assurdo attribuire questo disavanzo alle amministrazioni precedenti al 2014, ovvero alle mie. È un paradosso: dopo 11 anni si cerca di scaricare la responsabilità a chi ha lasciato un ente sano e con i conti in ordine”.

A sostegno della sua tesi, Oliverio ha esibito documenti che, a suo dire, dimostrano una gestione virtuosa durante i suoi mandati. “Nel 2013 abbiamo chiuso con un avanzo di oltre 9 milioni, e anche nel 2014 – per nove mesi gestito da me – il bilancio è in attivo. Lo certifica anche Mario Occhiuto nella relazione d’inizio mandato, dove si afferma che non c’erano debiti fuori bilancio né squilibri”.

L’ex presidente ha rivendicato i suoi dieci anni alla guida della Provincia come una stagione di “buon governo, rigorosa sul piano morale e amministrativo”, sottolineando di “non aver mai fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria” e di aver sempre chiuso “con interessi attivi grazie alle giacenze”. Ha ricordato con orgoglio i riconoscimenti ottenuti, come il premio del FERPI nel 2011 come prima provincia d’Italia per trasparenza e gestione del bilancio, e il secondo posto nel 2012 dopo Bolzano. “Non erano anni facili, ma anni in cui si amministrava con il rispetto del bene comune”, ha concluso Oliverio.

L’ex presidente ha poi sollevato dubbi su alcune spese recenti, “che hanno generato il disastro”, citando un “project da 100 milioni di euro per la manutenzione degli impianti scolastici affidato in un mese a una sola impresa partecipante”, definendolo un’assurdità. Ha annunciato che farà richiesta di accesso agli atti, lamentando che gli sia già stato negato per la ciclovia di San Giovanni in Fiore, “realizzata – dice – dipingendo una bicicletta sull’asfalto di strade già esistenti per oltre un milione di euro”.