C’è un aspetto della guerra aperta tra Mario Occhiuto e Graziano Di Natale per la presidenza della Provincia che è realmente più grottesco di (quasi) tutta l’intera vicenda.
Senza entrare nel merito giuridico, ma è mai possibile che ci siano state testate (non la nostra, che ha ovviamente evitato con cura di riportare la buffonata) disposte a pubblicare un’interpretazione della querelle a firma dell’avvocato (soccombente) di Occhiuto nel giudizio?
Bene, tutti dovrebbero sapere che quella che Occhiuto spaccia per giurista “super partes” che interveniva “ex professo” nell’interpretazione della controversia, altri non è che il suo avvocato di fiducia, la signora Sandulli. Particolare che tutti i media che hanno pubblicato l’intervento hanno omesso, contribuendo quindi ad alimentare una strombazzatura di presunte ragioni come al solito completamente falsa.
È come se un qualsiasi avvocato penalista commentasse un processo in cui ha perduto, su sollecitazione di un suo cliente. Cosa potrebbe dire in una evenienza di questo genere: che aveva torto ?
Siamo all’esaltazione del sistema “peracottaro” di Mario Occhiuto e di una stampa che è clamorosamente appecoronata ai suoi voleri di dittatore dei miei stivali.