Quattro morti sul lavoro in poche ore. Continua la strage di cui l’Inail di mese in mese aggiorna la conta. La prima vittima era un operaio di 69 anni: è precipitato con il cestello di una gru da oltre 12 metri, a Torino. Il secondo operaio, 53 anni, è morto cadendo da un‘impalcatura mentre lavorava all’ampliamento di un capannone nel Catanese. Il terzo è rimasto probabilmente schiacciato da un macchinario in un’azienda di Monza. Il quarto lavoratore è invece deceduto a Roma, schiacciato da un macchinario. Altri tre operai hanno avuto gravi incidenti e sono rimasti feriti nel Novarese, in Brianza e a Monfalcone.
“È una strage senza sosta né fine. Le dichiarazioni d’intenti non bastano più: il governo deve intervenire senza attendere oltre. Chiediamo alla ministra del Lavoro Calderone di venire subito in Parlamento per un’informativa urgente”, scrivono i parlamentari del M5S nelle commissioni Lavoro di Camera e Senato. “L’art. 1 della nostra Costituzione dice che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, ma questo lavoro deve essere sicuro e garantire dignità, non morte”. Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria Pd, rincara: “Non è fatalità, non è ineluttabile. Ci sono cause su cui si dovrebbe intervenire, ma che vengono ignorate. Occorre prima di tutto un intervento serio nella prevenzione. Anche per questo avevamo proposto di investire sull’innovazione tecnologica, che ha messo a punto tanti strumenti che permetterebbero di evitare un numero rilevanti di incidenti. Ma le nostre proposte sono state bocciate. Abbiamo chiesto di bloccare la catena degli appalti e subappalti e il proliferare del precariato, dove maggiormente si verificano incidenti mortali. Ma il governo è andato in direzione opposta”.
La vittima a Torino
Si trovava sul cestello di una gru quando questo è crollato, facendolo precipitare nel vuoto da oltre 12 metri di altezza. È morto così un operaio di 69 anni di origini egiziane. L’incidente è avvenuto questa mattina, intorno alle 7:30, in via Genova, all’altezza del numero civico 87, a Torino. Insieme a lui stava lavorando un altro operaio, che però si trovava ai piedi della gru: è rimasto lievemente ferito ed è stato trasportato in ospedale in stato di shock per aver assistito alla tragedia. “È il simbolo di un problema profondo, stratificato e sistemico. Il segno di un sistema che consuma le persone fino all’ultimo giorno. È inaccettabile che a 69 anni si debba ancora lavorare in cantieri pericolosi, sospesi a metri di altezza”, ha commentato Sarah Pantò, segretaria della Cgil Torino. Anche Chiara Gribaudo, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sottolinea che “a quell’età non si dovrebbe proprio essere sui luoghi di lavoro, figurarsi morirci. Il tema è troppo importante, dobbiamo agire immediatamente”.
L’incidente nel Catanese
Un altro operaio, di 53 anni, è morto a Riposto, nel Catanese. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, impegnato nell’ampliamento di capannoni di una ditta di serramenti per edilizia, dopo aver perso l’equilibrio è precipitato da un’impalcatura, perdendo la vita sul colpo dopo un volo di oltre otto metri. Anche in questo caso, sul posto sono arrivati il personale del 118 e i carabinieri della locale stazione. L’incidente è avvenuto in uno stabilimento industriale in contrada Rovettazzo. La vittima era residente a Santa Venerina. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei soccorritori del 118, intervenuti sul posto anche con un elicottero.
Un morto schiacciato in Brianza
La terza vittima, un operaio di 48 anni che stava lavorando all’interno dell’azienda Gusberti di Monza, è stata trovata questa mattina in arresto cardiaco con traumi da schiacciamento dai soccorritori del 118. L’incidente è avvenuto intorno alle 11 nell’impianto lavorativo di via Angelo Mauri dell’azienda che produce valvole industriali. Secondo i primi accertamenti, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato da un macchinario.
L’operaio morto a Roma
In un incidente simile è deceduto anche un operaio mentre al lavoro sulla banchina del Tevere, all’altezza di piazza Trilussa, nel centro di Roma. L’uomo è stato schiacciato da un macchinario. Sul posto la polizia, con la Scientifica per i rilievi, e i vigili del fuoco. Da chiarire la dinamica dell’incidente.
Tre operai gravemente feriti
Altri incidenti hanno colpito un operaio di 27 anni a Marano, in provincia di Novara, uno di 37 anni a Desio, in provincia di Monza Brianza, e a Monfalcone (Gorizia). La vittima del primo infortunio è ricoverata in ospedale in gravi condizioni, a causa delle ferite riportate: l’uomo era su un cestello quando, per cause ancora in corso di accertamento, è caduto. Nel secondo incidente invece il 37enne stava lavorando su una impalcatura quando è caduto da una altezza di circa 10 metri. L’operaio è ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale San Gerardo di Monza. Nell’impatto con il suolo, il 37enne ha riportato un trauma cranico e al bacino, oltre alla frattura di un braccio e una gamba. Il terzo operaio è rimasto gravemente ferito in un incidente nei cantieri navali di Fincantieri a Monfalcone (Gorizia). Il 45enne, addetto di una ditta esterna che ha l’appalto per verniciature industriali su alcuni scafi, è stato investito da un muletto condotto da un collega, che procedeva in retromarcia. Il veicolo gli ha colpito un piede. L’operaio, sempre rimasto cosciente, è stato stabilizzato sul posto e trasferito, in codice rosso, all’ospedale triestino di Cattinara. Le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita.









