Reddito di cittadinanza, cambia tutto: 500 euro al mese, 350 per gli occupabili

(di Enrico Marro – corriere.it) – Il testo del decreto legge per la riforma del Reddito di cittadinanza è sostanzialmente chiuso e il provvedimento verrà approvato dal governo in uno dei prossimi consigli dei ministri. Dopo le anticipazioni del Corriere di qualche settimana fa, che avevano creato un certo disappunto nei ministeri, l’articolato è stato limato. Ci sono state delle modifiche ma senza cambiare l’impianto: due misure, una per le famiglie povere, che sostanzialmente conferma il reddito introdotto nel 2019 dal governo Conte 1, e una per i cosiddetti occupabili, ovvero persone single o coppie di adulti abili al lavoro, che prenderanno un assegno ridotto e per non più di 12 mesi: uno strumento pensato più come un ammortizzatore sociale che un’indennità assistenziale.

Garanzia per l’inclusione per le famiglie povere

Il nuovo reddito non si chiamerà più Mia (misura per l’inclusione attiva) come era previsto nella prima bozza ma Gil, Garanzia di inclusione. Potranno chiederlo i nuclei familiari in povertà assoluta al cui interno vi sia almeno un minore o un anziano con almeno 60 anni o un disabile.

Garanzia per l’attivazione lavorativa per gli occupabili

La misura per gli occupabili si chiamerà Gal, Garanzia per l’attivazione lavorativa. Potrà essere richiesta da single o coppie di adulti abili al lavoro, che quindi non fanno parte di famiglie con minori, anziani e disabili che fanno scattare il diritto a chiedere la Gil. Entrambe le nuove prestazioni scatteranno dal primo gennaio 2024. Per gli abili al lavoro, che da agosto di quest’anno, secondo quanto stabilisce la legge di Bilancio, non riceveranno più il vecchio Reddito di cittadinanza, scatterà una prestazione transitoria per coprire gli ultimi mesi del 2023, si chiamerà Pal, prestazione di accompagnamento al lavoro.

La Garanzia per l’attivazione lavorativa sarà di 350 euro

Come hanno anticipato in questi giorni il Messaggero e il Sole 24 Orela nuova indennità per gli occupabili sarà di 350 euro; quindi, non solo più bassa dei 780 euro che in teoria un single può prendere con il Reddito, ma anche rispetto ai 375 euro ipotizzati nella prima bozza. Non solo. Nel caso in cui la famiglia sia composta di due adulti occupabili, il secondo percettore prenderà la metà: 175 euro, per un totale nella coppia di 525 euro.

La Garanzia per l’inclusione sarà di 500 euro (più 280 per l’affitto)

Per le famiglie che invece potranno chiedere l’assegno sostitutivo del Reddito, quelle cioè al cui interno c’è un disabile, un minore o un anziano con almeno 60 anni, l’importo base sarà sempre di 500 euro al mese più l’eventuale parte destinata a coprire l’affitto, fino a 280 euro al mese, per un totale appunto di 780 euro, com’è stato finora, aumentati secondo una nuova scala di equivalenza che tiene conto della composizione familiare. La Gil verrà corrisposta, come l’attuale Reddito, per 18 mesi, rinnovabili dopo una sospensione di un mese, come l’attuale Reddito.

I nuovi limiti di Isee

Resta però, anche nella bozza attuale, la forte riduzione del requisito di Isee per chiedere l’assegno: dai 9.360 euro previsti per il Reddito si scende a 7.200 euro. Per gli occupabili l’Isee è ancora più basso e la Gal, scaduti i 12 mesi, non sarà rinnovabile.

La Garanzia per l’inclusione interesserà 700 mila famiglie

Questa stretta provocherà una riduzione della platea dei beneficiari, stimata in poco più di 700 mila famiglie per quanto riguarda la Gil. Cui si sommeranno 213 mila persone occupabili interessate alla Gal, la Garanzia per l’attivazione lavorativa (18-59enni abili al lavoro che attualmente fanno parte di famiglie che attualmente prendono il Reddito) e, dal 2024, 426 mila famiglie titolari della Gal (18-59enni single o coppie che non potranno chiedere la Gil).

Risparmi per circa 3 miliardi

Con la riforma il governo mira a risparmiare almeno un miliardo il primo anno e due a regime, rispetto ai circa 8 miliardi annui spesi col Reddito (la spesa stimata scenderà a circa 5,3 miliardi). Si fa molto affidamento sulla progressiva riduzione delle domande (già cominciata con l’esaurirsi della pandemia e in seguito all’inasprirsi dei controlli) e sul fatto che per gli occupabili il sussidio di 350 euro potrà durare al massimo 12 mesi non rinnovabili.

Incentivi per le aziende che assumeranno i beneficiari dei sussidi

Per facilitare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, in mancanza per ora dei famosi corsi di formazione per gli occupabili annunciati l’anno scorso dallo stesso governo, ci si affiderà a una piattaforma nazionale digitale istituita presso il ministero del Lavoro. Le aziende che assumeranno i beneficiari dei sussidi riceveranno un forte incentivo: fino a 8mila euro di sgravi per 24 mesi.

Il requisito della residenza in Italia: passa da 10 a 5 anni

Verrà infine abbassato da 10 a 5 anni il requisito della residenza in Italia, così da non discriminare le famiglie straniere richiedenti il sussidio.

Fino a 6 anni di carcere per chi truffa

La bozza prevede anche un inasprimento della sanzioni per dichiarazioni false e truffe con pene che andranno da 2 a 6 anni di carcere.