Che le pieghe del futuro della Reggina potessero essere difficili da valutare era chiaro. Iniziava, però, a diventare difficile capire quali potessero essere i motivi dell’andare a rilento rispetto alla gestione del club amaranto.
Si attendeva l’arrivo della dottoressa Perna a Reggio, la nomina di un amministratore unico e tutti gli atti successivi. Ieri abbiamo appreso che questa nomina arriverà – forse… – il 31 di maggio. Ma sono tanti gli indizi che lasciano pensare che Luca Gallo non ha nessuna intenzione di dimettersi o comunque di avere ancora in mano il “giocattolo” pur essendo per il momento agli arresti domiciliari.
E però una cosa strana – in realtà – come rilevava qualche giorno fa il sito Strill era accaduta venerdi 6 maggio scorso, a Brescia, pochi minuti dopo la conclusione del campionato e circa 36 ore dopo lo tsunami che aveva travolto la galassia-Gallo: Fabio De Lillo, presente al “Rigamonti”, a fine gara, si era recato – unitamente alla squadra sotto il settore ospiti a salutare i tifosi amaranto.
Qua – di fronte a precise richieste di rassicurazione da parte dei tifosi – rispose, in maniera apparentemente incomprensibile: “Stiamo vendendo, stiamo vendendo…”
“Stiamo…chi?” veniva da pensare, partendo da un presupposto – errato – che postulasse la posizione ormai fuorigioco di Luca Gallo.
Inizia ad emergere, analizzando le carte, che, invece, Luca Gallo è rimasto in pieno controllo delle quote della società ed anche della controllante, la Club Amaranto srl.
Infatti né la Reggina 1914 srl, né la sua dante causa, la Club Amaranto srl, risultano colpite da alcun tipo di provvedimento, né Luca Gallo, proprietario e amministratore unico di entrambe, risulta destinatario di alcun provvedimento interdittivo gestionale (al netto dell’impossibilità fisica scaturente dal provvedimento custodiale cautelare).
Questo si traduce in un’evidenza: ad oggi l’imprenditore romano ha ancora il pallino in mano e risulta molto complicato immaginare che l’avv.ssa Perna, amministratrice giudiziaria di M&G Co. Multiservizi srl, a sua volta titolare delle quote di Club Amaranto srl ma non di Reggina 1914 srl, o anche l’autorità giudiziaria, possano rimuovere Gallo dal suo ruolo di amministratore unico (per quanto “azzoppato” non solo dalle oggettive limitazioni degli arresti domiciliari, ma anche – sul piano economico – dai sequestri che si sono abbattuti a pioggia sulle sue aziende e su oltre 11 milioni cash) di Reggina 1914…
Caso mai l’Autorità giudiziaria potrebbe sostituire l’amministratore di Club amaranto e poi questi intervenire su Reggina 1914, ma la procedura sarebbe comunque macchinosa.
Semplificando il discorso: oggi è lui che può cedere la società agli eventuali acquirenti, in questo momento chiedendo semplicemente autorizzazione ad autorità giudiziaria per poter fisicamente occuparsi della vendita, non già per gli aspetti intrinsechi della stessa.
Resta da capire dove voglia arrivare Luca Gallo e questo, magari Fabio De Lillo potrebbe chiarirlo spiegando e dando conto del perché Luca Gallo ancora, dopo più di una settimana dal blitz delle Fiamme Gialle, non si sia dimesso da entrambi i ruoli di amministratore unico (Reggina 1914 srl e Club Amaranto srl).
Il guaio è che il tempo per comprenderlo è ristrettissimo e Gallo ormai non ha più scelta: o dimettersi subito ad Amministratore Unico (ripetiamo, anche da Club Amaranto), dando la possibilità all’autorità giudiziaria di surrogare le due postazioni di proprietario e amministratore di Reggina 1914 e procedere a manifestazioni di interesse o vendere immediatamente. Sempre ammesso che possa vendere…
Siamo a un bivio e il pallino è ancora nelle mani di Gallo, come De Lillo aveva chiaramente detto (sia pure al netto dei dettagli tecnici) agli ultras nella notte di Brescia…
La strada c’è, ma è tortuosa. Le dimissioni di Gallo, invece, renderebbero la strada meno in salita e metterebbero un potenziale nuovo amministratore unico nelle condizioni di poter trattare la cessione del club con un sensibile guadagno di tempo in quella che dovrà essere una folle corsa verso l’iscrizione. I tifosi, nel frattempo, si mobilitano e presto chiederanno a gran voce le dimissioni del presidente.
Si ipotizza che il salvataggio del club passi per un cambio di proprietà. “A noi – ha spiegato il sindaco Brunetti -. interessa che non si perda la categoria. Alla domanda rispetto al fatto che, senza una cessione, si possa iscrivere la squadra, non ci hanno risposto. Entro il 31 maggio ci sarà il bilancio ufficiale e da lì si aprono le prospettive”.
“Eventuali acquirenti – è stato detto – potranno discutere parallelamente al momento in cui si lavorerà alla redazione del bilancio. Il nuovo amministratore, secondo noi, verrà nominato prima di fine mese. Anche perché questo potrebbe aiutare non poco quelle che sono delle trattative che vanno immediatamente portate avanti”. E poi una rivelazione importante: “Ci sono tanti interessati alla Reggina. È stato confermato anche dall’avvocato. Ma questo non vuol dire che si definirà l’accordo. Bisogna capire in che stato è il club, quale è realmente la situazione…”.