Reggio, blitz “Nuova Linea”: i nomi degli arrestati e delle aziende sequestrate

Associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni in concorso, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, turbata libertà degli incanti, detenzione e porto di armi da fuoco, tentato omicidio, trasferimento fraudolento di valori, tutte fattispecie aggravate dall’agevolazione mafiosa. Queste le accuse formulate a vario titolo a carico di 22 persone destinatarie di altrettante misure cautelari eseguite questa mattina, nelle province di Reggio Calabria, Verona e La Spezia dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria.

I nomi degli indagati

In carcere: Giuseppe Artieri; Rocco Busceti; Antonino Cosentino; Rosario De Giovanni; Giovanni De Lorenzo; Rocco Delorenzo; Giuseppe Fulco; Rocco Gaietti; Antonino Nasone; Domenico Nasone (1970), Domenico Nasone (1983), Domenico Nasone (1969); Rocco Nasone; Giovanni Paladino; Fabio Praticò; Fortunato Praticò; Alberto Scarfone; Rocco Vizzari.

Ai domiciliari: Girolamo Paladino (consigliere comunale di Scilla); Giuseppe Nasone; Giovanni Cardillo; Salvatore Salvaguardia

Le aziende destinatarie di sequestro: Impresa individuale De Lorenzo Giovanni; Futur Vending srl, Impresa individuale Panificio Buda Giovanna di Giuseppa Ottina; Impresa individuale Carina Francesca Fortunata; Impresa individuale Coffee Island di Cardillo Giovanni; Impresa individuale Olì di Alvaro Natascia.

La Dda di Reggio Calabria ha chiesto l’interdizione per un anno dai pubblici uffici del dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Scilla, Bruno Doldo, indagato per turbativa d’asta nell’inchiesta “Nuova linea”. Doldo, che é un architetto, lavora anche per la Città metropolitana di Reggio Calabria. Il dirigente del Comune di Scilla è indagato in concorso con tre imprenditori e con il presunto boss della ‘ndrangheta Giuseppe Fulco, che, secondo l’accusa, avrebbe favorito in relazione a un bando di gara per la gestione di un lido. Il Gip distrettuale, Sabato Abagnale, si pronuncerà sulla richiesta di interdizione a carico di Doldo dopo l’interrogatorio cui sarà sottoposto il dirigente.