Era l’estate del 2023, precisamente il mese di luglio, quando molti media scrivevano articoli più o meno “pilotati” sulle acque agitate all’interno di Forza Italia nella Regione Calabria. Il caldo di quell’estate aveva dato alla testa a qualche consigliere che probabilmente ormai all’interno del partito che fu del Berlusca si sentiva stretto e stava valutando seriamente il riposizionamento all’interno di un altro partito.
Parliamo del consigliere regionale Giuseppe Mattiani, che ormai da tempo non nascondeva il suo malcontento nei confronti del partito che lo aveva eletto alla Regione e del suo allora coordinatore provinciale (oggi plenipotenziario in Calabria) Ciccio Cannizzaro, che a detta dello stesso Mattiani lo considerava poco coinvolto nelle scelte e nelle azioni del partito in provincia di Reggio.
Sono ancora pesanti come macigni le parole che lo stesso consigliere regionale (molto discusso all’interno della procura reggina per la sua campagna elettorale che gli ha permesso una valanga di voti molto discutibili) esprimeva sulla vicenda dell’aeroporto di Reggio a proposito delle vicende che avevano portato allo stop alle limitazioni: “… Ciò è stato reso possibile grazie all’azione perentoria della senatrice Tilde Minasi e del Ministro delle Infrastrutture Salvini, da tempo attento alla vicenda. Reggio Calabria merita un aeroporto degno di questo nome, che possa andare incontro alle esigenze dei reggini, garantire sviluppo al turismo locale e sostegno agli scambi commerciali…”.
una vera e propria dichiarazione di guerra a Cannizzaro, che dell’aeroporto dello Stretto ha sempre fatto il suo “cavallo di battaglia” con i numerosi emendamenti e le (presunte, molto presunte) “battaglie” a favore dello scalo reggino. Tutto dimenticato o silenziato da Mattiani, che invece ringraziava la senatrice Minasi e il ministro della Lega alle infrastrutture Matteo Salvini per l’impegno profuso sulla vicenda delle limitazioni da eliminare nello scalo Tito Minniti.
Insomma Mattiani nell’estate del 2023 sembrava avere già le idee chiare e puntare verso la Lega e questo sembrava chiaro anche alla luce degli ottimi rapporti che da tempo esistevano tra il consigliere regionale e il presidente del Consiglio Filippo Mancuso. In più si deve considerare il totale isolamento del consigliere delle Lega eletto in provincia di Reggio Giuseppe Gelardi escluso da qualsiasi decisione ed estromesso dallo stesso Saccomanno e dalla senatrice Minasi. Tutti indizi che portavano Mattiani ad un unico bivio che sicuramente non sarebbe stato quello di Forza Italia. Oggi, a distanza di poco più di due anni, Mattiani non solo è passato alla Lega ma ha riconquistato il seggio in Regione come primo eletto nella Circoscrizione Sud e adesso pretende anche un posto da assessore che libererebbe il campo per l’ingresso in Consiglio al candidato di Scopelliti, il prode Sarica, secondo in lista e primo dei non eletti. Un ingresso che non sarebbe per niente gradito a Cannizzaro, almeno quanto il posto di assessore a quel Mattiani che già l’ha sperculato e sbertucciato. Tutti casini interni all’accozzaglia di potere di Occhiuto che siamo ben felici di raccontarvi.









