Reggio, carri funebri davanti al Consiglio regionale: la dura protesta degli impresari contro la malapolitica

Protesta titolari onoranze funebri davanti al Consiglio regionale

(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 30 OTT – Decine di carri funebri, alcuni con la bara all’interno, stazionano davanti al Consiglio regionale della Calabria per la protesta degli impresari delle agenzie di onoranze funebri calabresi. Alla base della protesta la mancata approvazione della legge di riordino del settore dopo l’abrogazione della legge 22/18, impugnata in alcune parti dalla Corte Costituzionale. Il nuovo testo, che ha modificato le parti contestate dalla Consulta, dopo l’approvazione nelle commissioni Sanità e Bilancio del Consiglio regionale, non è stato ancora approvato dall’assemblea, nonostante sia stato inserito più volte tra i punti all’ordine del giorno. “Ci sono alcuni politici che fanno ostruzionismo su questo nuovo testo – afferma Rocco Caliò, portavoce e rappresentante del Cosfit, Comitato spontaneo onoranze funebri italiane -. Non sappiamo e non ne capiamo il motivo. Oggi siamo solo una parte delle tante imprese funebri calabresi, ma siamo pronti a venire tutti qui davanti al Consiglio e bloccare l’intera città”. (ANSA) – Ma ecco il comunicato stampa nella sua versione integrale diffuso agli organi di informazione.

Prendiamo atto che la Politica Calabrese sta facendo di tutto affinché si ritardi il Consiglio che tratta il tema delle Onoranze Funebri Calabresi. Tema caldo che nelle ultime settimane nelle altre regioni d Italia ha scaturito arresti e chiusure di varie aziende riconducibili a situazioni illecite.

Mentre qui in Calabria é la politica stessa a non voler rendere ancora più trasparente questo settore, lo hanno fatto il 29 aprile 2018 abrogando un testo dalla sera alla mattina, senza se e senza ma e lo stanno facendo oggi non mantenendo la parola data sulla realizzazione e la votazione di un nuovo testo a loro dire più corretto. Le varie associazioni organizzate per il 30 ottobre in una manifestazione al palazzo del Consiglio Regionale stamattina scoprono che l’assemblea fissata per quel giorno é stata rinviata a data da destinarsi. Ed ecco la rabbia, la disillusione e il rammarico di un intero settore, la politica gioca con il nostro futuro con la nostra dignità con i nostri sacrifici. Pensano che spostando la data creino confusione nella nostra battaglia invece noi diciamo loro che rinforzano la nostra lotta.

Oggi noi saremo lì a Reggio a manifestare tutti insieme anche senza i politici in sede e ritorneremo ancora più forti il giorno in cui verrà fissato il Consiglio. Se qualcuno di loro pensa che non portando il testo tenga legato noi e l intero settore ad un voto di consenso o ci illuda e gioca con la nostra vita quella dei nostri dipendenti o dei nostri cari si sbaglia. Se il testo di legge non vedrà la luce con questo governo regionale tutte i titolari di impresa i loro dipendenti le loro famiglie e anche chi a noi più vicino non si presenteranno neppure a votare anzi manifesteremo contro chi ha creato tutto questo caos, contro questa pseudo maggioranza questa pseudo minoranza che stanno facendo il gioco delle carte, mischiano solo quando sta bene a loro.

Questo gioco oggi finirà: tutti dovranno prendere coscienza che noi imprese vogliamo legalità e la Politica invece chi sa per quale motivo non vuole essere sostegno di un progetto di norme e giustizia civile. La CO.S.F.IT. – unitamente agli altri comitati e federazioni del settore – col suo portavoce Rocco Caliò e tutte le imprese del territorio che vorranno partecipare presenzieranno in questa battaglia. Non ci piegheremo e pretenderemo una risposta da questi Politici sordi al grido di aiuto di un intero settore.