Reggio, caso Matacena-Scajola: il faccendiere Speziali patteggia la pena

Vincenzo Speziali e l'ex ministro Scajola

L’uomo d’affari Vincenzo Speziali, catanzarese ma residente a Beirut, a Libano, ha patteggiato ieri davanti al Gup del Tribunale di Reggio Calabria 12 mesi di reclusione. Speziali, sposato con una nipote del leader cristiano maronita Amin Gemayel, era accusato dalla Procura distrettuale di Reggio Calabria, rappresentata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, di procurata inosservanza della pena per avere favorito la latitanza dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, adesso a Dubai, dopo la condanna a tre anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Davanti ai giudici del Tribunale di Reggio Calabria è in corso il processo con rito ordinario in cui è imputato, con l’accusa di avere favorito la latitanza di Matacena con l’aggravante di avere favorito un’associazione mafiosa, l’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola il quale, secondo l ‘accusa, avrebbe scelto per Matacena Dubai e gli Emirati Arabi, considerato un paese più sicuro per evitare un’eventuale estradizione. Nei confronti di Speziali era emessa un’associazione di custodia cautelare in carcere che non è stata eseguita perché l’uomo si trova in Libano e che adesso, col patteggiamento, viene meno.