Le urne sono “finalmente” chiuse. Le promesse elettorali dei vari eletti ora non verranno mai realizzate ma quello che è successo e che sta succedendo in queste ore dentro Forza Italia Calabria ha dell’incredibile. Il trio “magico” Santelli-Occhiuto bis (Roberto e Mario) canta vittoria mentre tutto il resto del partito calabrese lamenta una sconfitta e pure sonora del partito!
La Santelli e gli Occhiuto hanno dalla loro (oltre all’incredibile faccia di culo con la quale si sono messi nei listini monopolizzandoli) l’elezione di Giuseppe Mangialavori al Senato, ottimo professionista e con un debito ripagato causa esclusione dal consiglio regionale e di “Ciccio” Cannizzaro, figlioccio di quell’Antonio Caridi tuttora in carcere perché accusato di associazione mafiosa. E infatti insieme al Cannizzaro oggi deputato gli inquirenti beccarono più volte Totò Caridi a cene “serali” a Limbadi nel Vibonese, patria del clan Mancuso, con esponenti mafiosi di spicco e con Jimmy Giovinazzo, boss di Cittanova amico di Caridi e Cannizzaro, intercettato più volte con lo stesso “Ciccio” al telefono.
Gli inquirenti pare abbiano altre carte “nascoste” ma per il momento non vorrebbero utilizzarle sul giovane deputato, che come il suo maestro ha bruciato le tappe. Infatti da assessore di un piccolo comune aspromontano dove viveva Don Rocco Musolino – capo indiscusso della montagna e dicono parente di Cannizzaro – a consigliere provinciale e regionale e ora deputato, ha disegnato una parabola simile a quella di Totò, anch’essa avvenuta in pochissimo tempo (guarda tu il destino). Auguriamo a Cannizzaro, a questo punto, che la fine non sia uguale a quella del suo maestro…
Comunque Cannizzaro ora vorrebbe abbandonare in fretta il cerchio cosentino e mettersi in proprio dentro il partito anche perché realmente “Cicciu nostru” pare non abbia mai mollato il rapporto “segreto” maturato con Peppe Scopelliti, amico del cuore di Antonio Caridi e ora anche di Ciccio Cannizzaro.
La Santelli e Occhiuto hanno le ore contate ormai dentro Forza Italia ed è già in corso la guerra per cancellarli definitivamente con l’accusa di avere creato un partito “ad personam” che ha fatto veramente un pessimo risultato. Eleggendo loro stessi nel listino e persino l’amica di Francesca Pascale, la Maria Tripodi! Una vera mortificazione insomma. Nel Reggino e non solo, ma anche a Catanzaro e Cosenza (vedi Cinghiale e Piero Aiello) è partita la guerra con esponenti importanti di Forza Italia che chiedono anzi urlano le dimissioni dal partito della Santelli per manifestata incapacità politica! I giochi sono iniziati e ne vedremo delle belle…