Reggio. Il Liceo Scientifico “Da Vinci” come la segreteria politica di Forza Italia

Ancora oggi, a distanza di due anni e mezzo e nonostante la totale mancanza di spessore e a volte persino di… intelligenza, i soliti noti stanno cercando di far passare la nomina a vicepresidente della Regione di Giusy Princi come una “sorpresa” e come chissà quale “conquista” della società civile. Al punto tale da candidarla alle Europee per evitare un prevedibile tracollo di Forza Italia… Ma non tutti sanno che la signora Princi, preside per molti anni del Liceo Scientifico Da Vinci di Reggio Calabria altri non è che la cugina di Ciccio Cannizzaro alias Bummino, spregevole esponente di Forza Italia, tra i politici più impresentabili d’Italia.

In questo lasso di tempo peraltro ci hanno preso ulteriormente per i fondelli perché hanno strombazzato a più non posso la “notizia” che la scuola diretta per anni dall’attuale vicepresidente della Regione Calabria ha addirittura “vinto” le Olimpiadi della Cultura e del Talento… Con patetiche note di congratulazioni di tutti i “pezzotti” della Calabria: dal presidente parassita della Regione al rettore dell’Unical ed è veramente troppo… All’appello mancava solo Cetto Laqualunque… 

E per farvi capire con quanta cura Cannizzaro aveva preparato il “colpaccio” per sua cugina sia per la Regione sia per le Europee vi diamo conto della cronaca di una giornata di “passione politica” a Reggio Calabria del 23 ottobre 2018. Tutta da leggere. Perché le scuole in Calabria, nella migliore delle ipotesi, sono strumento di becera propaganda politica. 

… A Reggio Calabria la guest star è la vicepresidente della Camera Mara Carfagna (me cojoni direbbero a Roma…) che in riva allo Stretto ha trascorso l’intera giornata tra la visita al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci guidato dalla preside Princi e quella al Museo dei Bronzi.

Complice la quasi concomitante seduta del Consiglio regionale la manifestazione voluta da Cannizzaro è un trionfo di presenze: Tallini, Parente, Pasqua, perfino Arruzzolo (lo scifo). Oltre al drappello dei consiglieri comunali, dei consiglieri metropolitani (con Eduardo Lamberti Castronuovo che ha fatto da cicerone alla Carfagna al Museo) e a una pletora di amministratori locali che hanno fatto da corona ai fratelli Roberto e Mario Occhiuto, al deputato di origini locresi Maurizio D’Ettore, al senatore reggino Marco Siclari, ad una raggiante coordinatrice regionale Jole Santelli e, appunto, alla vicepresidente Carfagna. Presenti anche le altre forze del centrodestra, seppure senza big. All’appello di Cannizzario hanno risposto presente la Lega Nord, Fratelli d’Italia, l’Udc e il Movimento Sovranista.

Il risultato finale è stato quello di un’esaltazione di gruppo che sul finale ha portato il di per sé vulcanico Francesco Cannizzaro ad assicurare che «il centrodestra unito spazzerà via Falcomatà al Comune di Reggio e Oliverio alla Regione». E a “forzare” la mano nella fase conclusiva di quello che ha avuto più il sapore di uno spettacolo che di un dibattito politico. «Per quel che riguarda Oliverio devo dire che trovo inaccettabile che il presidente sia andato a trovare un sindaco raggiunto da una misura cautelare, mentre Giuseppe Scopelliti per un errore di bilancio si trova nelle patrie galere. Forza Italia si batterà per una giustizia giusta». Roba da far venire la pelle d’oca finanche a Cetto Laqualunque…

La parata fu talmente squallida che la deputata del M5s Federica Dieni aveva diffuso una nota al veleno contro i seguaci di Berlusconi in salsa calabria.

«A Reggio Calabria strumentalizzazione politica e propaganda da Prima Repubblica non risparmiano neppure la scuola…
Il glorioso Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio è stato inopinatamente trasformato in una sorta di sede di partito da parte della preside Giuseppina Princi, da più parti indicata come prossima candidata sindaco della città. Il pretesto usato per giustificare questa inedita vetrina politica – aggiunge Dieni – è stata la presentazione delle nuove divise dell’istituto, evento di per sé secondario ma per il quale, stranamente, si sono scomodati la vicepresidente della Camera e rappresentante di Forza Italia, Mara Carfagna, e parlamentari della Repubblica come Francesco Cannizzaro, parente e principale sponsor della Princi, il quale ha preferito disertare i lavori di Montecitorio, dove si discuteva l’importante mozione sul Sud, per partecipare alla kermesse politica nella scuola reggina».

Secondo la Dieni «una pubblicità pre-elettorale di questo tipo, veicolata dalle aule di un’istituzione super partes come la scuola, non si era mai vista e costituisce un precedente pericoloso e preoccupante. La preside Princi – conclude la deputata 5 stelle – ha tutto il diritto di ambire alla carica di sindaco di Reggio Calabria (e altro, molto altro, purtroppo, ndr), ma il suo ruolo pubblico avrebbe dovuto impedirle di trasformare un liceo in una segreteria politica e di violare la sacralità della scuola pubblica per fini personali. È dunque doveroso – conclude Dieni – che la dirigente scolastica smentisca le indiscrezioni sulla sua candidatura o, in caso contrario, si sospenda dal ruolo».

Successivamente la Dieni e il (fu) Movimento Cinquestelle si misero dentro il governo Draghi esattamente come i mafiosi di Forza Italia, tutti insieme appassionatamente e la signora Federica non ha più avuto il “coraggio” di aprire bocca contro la nomina della preside del Liceo Scientifico di Reggio a vicepresidente della Regione Calabria in quota Berlusconi. Che tristezza…