Reggio, il prof. Amato sbotta: “I medici cubani seguiranno lezioni a Rende: ennesimo smacco alla città”

Non si placano – e anche giustamente – le polemiche sul tragicomico arrivo in Calabria del primo gruppo di medici cubani e sulla prima “missione” del parassita Occhiuto ovvero quella di insegnare loro… la lingua italiana. Che accoppiata alla famiglia Occhiuto diventa quasi una barzelletta… A sollevare più di una perplessità, è il professore Pasquale Amato, storico patron del Premio di poesia mondiale “Nosside”. Strenuo difensore delle peculiarità reggine, Amato è anche un fine conoscitore della realtà cubana e quindi la sua non può essere catalogata tra le polemiche “strumentali” indicate più volte dal presidente-parassita della Regione. Di seguito, la sua nota diffusa ai media.

I primi 50 medici cubani giunti in Calabria – pur essendo destinati alle strutture sanitarie reggine, che sono le più sguarnite di personale – sono arrivati a Lamezia e non a Reggio, sono stati portati alla Cittadella di Germaneto per essere ricevuti dal Presidente (li avrebbe potuti ricevere a Reggio). Ora vengono portati a Reggio per le procedure di accesso presso l’Ufficio Emigrazione. Tuttavia saranno trasferiti a Rende per il corso di formazione linguistica che faranno all’Unical.

Eppure a Reggio esiste – con personale docente qualificato che da decenni insegna la lingua italiana a stranieri – l’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, unica nel Sud e Isole e una delle tre d’Italia assieme a Perugia e Siena.

Si faccia avanti chi si fa venire il prurito quando si parla e si scrive di “Regione Straniera”. E per favore nessuno dica che siamo “campanilisti” quelli che non ci stiamo a subire soprusi e schiaffi continui. 

E per cortesia, nessun politico reggino, nel caso decida di denunciare questo ennesimo smacco, apra il suo intervento con la frase “sia chiaro che non parlo per campanilismo”, gettandosi così ancora una volta la classica “zappa sui piedi”.