E’ stato colpito con decine di coltellate Domenico Bova, il 59enne ucciso ieri pomeriggio a Reggio Calabria dal figlio Simone, di 28 anni, arrestato subito dopo dalla polizia di Stato. La famiglia è molto nota in città: gestisce una storica Tabaccheria del Corso Garibaldi ed ha un’intensa vita sociale. Padre e figlio, secondo quanto si è appreso, nel momento dell’omicidio erano soli in casa. Erano fuori, infatti, sia la moglie della vittima, che è un’impiegata del Tribunale di Reggio Calabria, che gli altri figli. L’omicida, nel corso di una lite che ha avuto col padre, è stato colto da un vero e proprio raptus. Il giovane ha preso un coltello da cucina e si è accanito contro il padre, colpendolo in varie parti del corpo.
La casa in cui si è verificato l’omicidio è ubicata nei pressi del Cedir, dove hanno anche sede gli uffici della Procura della Repubblica. Sul posto si è recato il sostituto procuratore della Repubblica Alessandro Moffa. Simone Bova, a causa delle ferite che si è procurato ad una mano nell’accoltellare il padre, è stato portato nel Pronto soccorso degli “Ospedali riuniti”. Ancora fitto mistero sul movente che ha determinato un così efferato omicidio.