Il dottore Edoardo Lamberti Castronuovo è sceso in campo per le elezioni comunali a Reggio. Oggi ha presentato il suo progetto civico al Teatro dello Stretto, davanti a una folta cornice di pubblico. Di seguito, le dichiarazioni dell’aspirante sindaco.
“Mi hanno beatificato, ma io sono solo un cittadino che ama Reggio. Questo progetto è nato da lontano, passo dopo passo, incontrando categorie, ascoltando i bisogni reali. Il nostro programma? Non c’è ancora, dobbiamo scriverlo insieme, noi con voi e voi con noi”.
“Reggio non è una città normale. Stiamo perdendo i nostri giovani, la nostra energia vitale. Dobbiamo fare in modo che chi parte possa tornare con orgoglio, con competenze. Reggio deve tornare ad essere una città bella, gentile, funzionale”.
“Non vogliamo più essere identificati come mafiosi o ‘ndranghetisti. Siamo uomini di cultura. I nostri figli vincono concorsi di astronomia e matematica, studiano latino e greco, partono con la Samsonite e un bagaglio enorme di conoscenze. È ora di gridare al mondo l’orgoglio di essere reggini”.
E ancora, l’accusa a una classe dirigente distratta e lontana dalle esigenze reali del territorio
“A Reggio abbiamo un teatro, uno è diventato paninoteca. Abbiamo i Bronzi, il planetario, le mura greche, De Chirico e Fontana nel Palazzo della Cultura, ma nessuno lo sa. Non ci sono guide, informazioni, collegamenti. Chi arriva all’aeroporto non sa dove andare. È inaccettabile”.
Sul museo del mare, ironizza amaramente: “Sotto quel masso che doveva segnare l’inizio dei lavori c’è sepolta Reggio. Eppure, se fossimo in alta Italia, pagherebbero oro solo per il nostro panorama. Non è merito nostro, ma perché non farne un motivo d’orgoglio?”.
“Non abbiamo la bacchetta magica. Ma vogliamo rendere questa città degna della sua storia. Il nostro nemico è solo l’illegalità. Non abbiamo rivali politici, ma un progetto da costruire insieme. Viva Reggio”.