Reggio, M5s: il Meetup accusa Federica Dieni e la denuncia ai probiviri e allo staff

All’attenzione del Collegio dei Probiviri e dello Staff del Movimento 5 Stelle.

Il Meetup “Reggio 5 stelle” (operante nel territorio della città metropolitana di Reggio Calabria) ritiene opportuno segnalare le particolareggiate circostanze (qui trasmesse in rigoroso ordine cronologico) occorse nel mese di febbraio del corrente anno ed aventi come oggetto le candidature alla Camera dei Deputati della portavoce uscente Avv. Federica Dieni nel collegio uninominale n. 08 della circoscrizione Calabria ed al Senato della Repubblica del Prof. Bruno Azzerboni, valente esponente della società civile reggina, nel collegio uninominale n. 04 della medesima circoscrizione.
Gli attivisti del Meetup evidenziano, altresì, che la denuncia dei fatti sottoelencati giunge adesso alla vostra osservazione in quanto detti componenti hanno ritenuto opportuno – per motivi di aumentata attenzione e serenità di giudizio – attendere la conclusione della crisi di governo post-elettorale protrattasi per quasi tre mesi.

CANDIDATURA CAMERA DEI DEPUTATI: AVV. FEDERICA DIENI

In prossimità della scadenza elettorale del 04 marzo 2018, il nostro Meetup si era unanimemente espresso per proporre, in mancanza di credibili e rappresentativi candidati della società civile, il dottor Fabio Foti, attivista di comprovata fiducia da oltre un lustro e medico esperto in materia di sanità regionale.

Tale istanza veniva presentata alla portavoce Avv. Laura Ferrara, coordinatrice pro tempore per i listini uninominali, che accoglieva favorevolmente la proposta. Per correttezza, era stata messa a conoscenza della questione anche la portavoce uscente Avv. Federica Dieni che – in quel momento – non sollevava alcuna obiezione al riguardo.
La coordinatrice Avv. Laura Ferrara inviava, quindi, una mail a tutti i parlamentari evidenziando le decisioni prese circa i listini uninominali e l’attivista Dott. Fabio Foti veniva inserito come candidato al collegio uninominale alla Camera dei Deputati, mentre il Sig. Gaetano Saffioti, che successivamente rinuncerà in modo autonomo, risultava selezionato per il collegio uninominale del Senato della Repubblica.

Nel frattempo, si svolgevano le votazioni online per la selezione dei candidati ai listini proporzionali e, relativamente a quello attinente alla Camera dei Deputati, la portavoce uscente Avv. Federica Dieni risultava terza, in una posizione che ne avrebbe pregiudicato la rielezione.

Da quel momento l’Avv. Federica Dieni iniziava a contattare telefonicamente, in modo assiduo, la coordinatrice regionale Avv. Laura Ferrara al fine di chiedere espressamente un inserimento nel collegio uninominale n. 08 della circoscrizione Calabria.

Per diversi giorni la coordinatrice regionale Avv. Laura Ferrara si ritrovava a fronteggiare tale spiacevole – oltre che inopportuna – situazione e cercava di non cedere alle richieste della portavoce uscente Avv. Federica Dieni che, nel frattempo, coinvolgeva nella questione anche altri portavoce uscenti calabresi come il Prof. Nicola Morra (contattato più volte telefonicamente) e l’attuale Ministra della Sanità Dott.ssa Giulia Grillo (qui citata esclusivamente per amore di verità, ma assolutamente estranea alla vicenda sottoposta alla vostra attenzione).

Quest’ultima, su pressante richiesta da parte dell’Avv. Federica Dieni, contattava anch’ella la coordinatrice regionale Avv. Laura Ferrara chiedendole di inserire l’ex portavoce reggina nel collegio richiesto ed assicurandola sul fatto che tale prassi fosse stata seguita anche in Sicilia, il tutto nonostante lo staff ed il capo politico Sig. Luigi Di Maio avessero indicato di inserire nel listino personaggi di comprovata esperienza espressione della società civile.

Ma la coordinatrice regionale Avv. Laura Ferrara continuava a non cedere alle pressioni preferendo seguire le indicazioni provenienti dagli attivisti presenti sul territorio e, di conseguenza, l’Avv. Federica Dieni proseguiva nella continuativa sollecitazione di altri portavoce, arrivando (come comunicatoci dallo stesso Avv. Federica Dieni) – finanche – a sollecitare direttamente il capo politico Sig. Luigi Di Maio.

Nel corso di questo nuovo giro di telefonate, l’Avv. Federica Dieni iniziava a far circolare false e sconcertanti informazioni sulla famiglia dell’attivista Dott. Fabio Foti, al posto del quale pretendeva di essere inserita. In particolare, iniziava ad innescare dubbi su possibili legami tra il padre del Dott. Fabio Foti – l’Avv. Giuseppe Foti, di professione avvocato penalista e deceduto nell’aprile del 2009 – e la criminalità organizzata.

In ulteriore dettaglio, l’Avv. Federica Dieni contattava il collaboratore del capo politico Sig. Luigi Di Maio e, successivamente, il portavoce uscente Prof. Nicola Morra, al quale, in lacrime ed in stato di palese alterazione emotiva, riferiva che il padre del Dott. Fabio Foti era “il legale che difendeva i mafiosi”.
Poco dopo, nel corso di una successiva telefonata con la coordinatrice regionale Avv. Laura Ferrara, tale affermazione diventava ancora più grave (fino a configurarsi come una vera e propria diffamazione), in quanto l’Avv. Federica Dieni lasciava intendere che l’Avv. Giuseppe Foti – esimio cassazionista di specchiata moralità – fosse stato “compromesso con il mondo dei suoi assistiti”.

Del medesimo tenore risultava la telefonata che, successivamente, riceveva il Prof. Nicola Morra, al quale l’Avv. Federica Dieni riferiva che il padre del Dott. Fabio Foti fosse stato – addirittura – “l’avvocato di riferimento della ‘ndrangheta”.
Essendo arrivati a tre giorni della scadenza per la presentazione delle liste, la coordinatrice l’Avv. Laura Ferrara ed il Prof. Nicola Morra, non avendo il tempo di verificare l’attendibilità (poi rivelatasi, ovviamente, assolutamente infondata e priva di qualsivoglia riscontro oggettivo) di quanto sostenuto dall’Avv. Federica Dieni, non potevano fare altro che segnalare il fatto a chi di dovere.
Conseguenzialmente, il Dott. Fabio Foti veniva escluso, a vantaggio dell’Avv. Federica Dieni, dal collegio uninominale n. 08 circoscrizione Calabria per l’elezione alla Camera dei Deputati.
Nota: se l’Avv. Federica Dieni si fosse interfacciata con il nostro Meetup, cui formalmente appartiene, e avesse palesato a tutti gli attivisti – in modo chiaro e diretto – il suo personale desiderio di entrare nel listino uninominale e/o avesse chiesto chiaramente un passo indietro al Dott. Fabio Foti, nessuno di noi si sarebbe opposto (in primis il Dott. Fabio Foti) riconoscendo alla parlamentare uscente caratura, impegno ed esperienza maturata nella precedente legislatura.

CANDIDATURA SENATO DELLA REPUBBLICA: PROF. BRUNO AZZERBONI

A seguito della rinuncia alla candidatura (proposta dalla coordinatrice regionale Avv. Laura Ferrara) da parte dell’imprenditore antimafia Sig. Gaetano Saffioti in prossimità della chiusura delle liste, dopo che lo stesso – come già detto – aveva inizialmente dato la propria disponibilità, la portavoce uscente Avv. Federica Dieni proponeva per quel collegio uninominale (n. 04 circoscrizione Calabria) il Prof. Bruno Azzerboni, stimato professionista reggino con in quale vanta una conoscenza personale essendo egli il padre del compare d’anello del marito di lei.

Detta candidatura, sempre in ragione del brevissimo lasso di tempo a disposizione per presentare la lista, veniva valutata positivamente dalla nostra coordinatrice regionale Avv. Laura Ferrara.
A liste chiuse, alcuni attivisti del nostro Meetup, a seguito di diverse segnalazioni da parte di cittadini reggini, andavano a verificare l’appartenenza del professionista alla massoneria (nello specifico al G.O.I.) scoprendo, con enorme rammarico, che questi “rumors” corrispondevano all’amara verità. Su nostra richiesta, il professionista confermava la passata appartenenza alla loggia massonica evidenziando, in un successivo incontro presso la sede del Meetup, di essere da molto tempo “dormiente” ed aver fatto domanda di uscita nel recentissimo mese di gennaio 2018. Per ulteriore chiarezza, la dichiarazione confessoria del Prof. Bruno Azzerboni era raccolta e redatta dall’attivista Avv. Amilcare Mollica e sottoposta al giudizio di tutti i componenti del Meetup prima di essere firmata dallo stesso docente per poi essere trasmessa via email alla coordinatrice regionale Avv. Laura Ferrara.

La portavoce Avv. Federica Dieni ha sempre sostenuto di non essere mai stata conoscenza di questa appartenenza e di non averla verificata prima di proporre la candidatura, evidenziando, nel contempo, come la questione non investisse la sua responsabilità in quanto l’obbligo di verifica avrebbe dovuto essere in capo esclusivamente alla coordinatrice regionale Avv. Laura Ferrara.

A margine di tutta la vicenda, giova ricordare come l’Avv. Federica Dieni, pur essendo a conoscenza da ben sei giorni della notizia dell’appartenenza del Prof. Bruno Azzerboni alla massoneria, abbia comunque omesso di comunicarlo alla coordinatrice regionale Avv. Laura Ferrara, avvisata – invece – tempestivamente dagli attivisti del Meetup circa l’accaduto.

La tardiva scoperta dell’affiliazione alla massoneria del Prof. Bruno Azzerboni e la necessaria, successiva, presa di distanza dal candidato da parte del Movimento 5 Stelle (che ha prontamente escluso il professionista dalla lista) e del nostro Meetup ha avuto importanti ripercussioni sulla raccolta del consenso territoriale ed impedito lo svolgimento di una “normale” campagna elettorale con conseguente perdita del seggio a vantaggio di un esponente di Forza Italia per pochissimi punti percentuali.

Le assurde e gratuite diffamazioni rivolte dalla portavoce Avv. Federica Dieni contro l’attivista Dott. Fabio Foti hanno, di fatto, determinato – anche alla luce di questo ulteriore accadimento in quanto egli, se non fosse stato escluso per i fatti sopra descritti, sarebbe stato candidabile anche per il Senato della Repubblica – una significativa perdita di chance di vittoria del collegio uninominale n. 04 circoscrizione Calabria ed esposto il Movimento 5 Stelle ad una imbarazzante figura a livello nazionale.

RICHIESTA AD AGIRE NEI MODI E NEI LUOGHI RITENUTI OPPORTUNI

Riteniamo che le circostanze descritte con dovizia di particolari e sulla cui veridicità siamo disposti, in qualsivoglia momento, ad un (ulteriore) confronto diretto con tutti i protagonisti citati a vario titolo, rappresentino una palese violazione – da parte della portavoce Avv. Federica Dieni
– dei valori, delle idee e dei principi ispiratori del Movimento 5 Stelle.
Conseguentemente, ci affidiamo al vostro rigore e senso di giustizia convinti, come siamo, che questi gravi accadimenti saranno – nel più breve tempo possibile, anche in considerazione delle non lontane consultazioni regionali e comunali – oggetto di attenta verifica al fine di contribuire a ristabilire un clima di ritrovata serenità tra tutti gli attivisti di un Meetup storico, come quello di Reggio Calabria, che da anni si impegna con grande sforzo ed impegno per la risoluzione delle tante problematiche di carattere sociale che affliggono il nostro martoriato territorio.

Reggio Calabria, 11 giugno 2018
GLI ATTIVISTI DEL MEETUP “REGGIO5STELLE”