Reggio, ‘ndrangheta e politica. Sentenza ancora più pesante della richiesta del pm per il senatore Siclari (FI)

Il pm della Dda di Reggio Calabria Giulia Pantano aveva chiesto la condanna a 4 anni di detenzione per il senatore di Forza Italia Marco Siclari, tra gli imputati del processo “Eyphemos” che hanno scelto il rito abbreviato. Il processo è nato da un’inchiesta della Polizia di Stato contro la cosca di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Il parlamentare era ed è accusato di scambio elettorale politico mafioso. Stando alle indagini, coordinate dal pm Pantano, dal procuratore Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gaetano Paci, l’esponente di Forza Italia sarebbe stato appoggiato dalla cosca Alvaro alle politiche del 2018.

Ebbene, la sentenza di oggi del Gup Maria Rosa Barbieri è stata ancora più pesante della richiesta del pm Giulia Pantano, che come abbiamo accennato era di 4 anni di reclusione. Il giudice infatti ha condannato Siclari a 5 anni e 4 mesi, dunque a un anno e 4 mesi di carcere in più. E non è una circostanza molto frequente nei Tribunali, soprattutto in quelli calabresi.

Dopo aver terminato la requisitoria, nello scorso mese di aprile, e ricostruito l’impianto accusatorio, il pm Pantano aveva chiesto la condanna del politico di Villa San Giovanni che “accettava – è scritto nel capo di imputazione – a mezzo dell’intermediario Giuseppe Antonio Galletta, la promessa di procurare voti da parte di Domenico Laurendi, appartenente al locale di ‘ndrangheta di Santa Eufemia della famiglia mafiosa Alvaro”. In cambio, due mesi dopo le elezioni, secondo la Dda, il senatore si sarebbe interessato per far ottenere il trasferimento a Messina a una dipendente delle Poste, figlia di un affiliato alla ‘ndrangheta, Natale Lupoi.

Il pm aveva chiesto la condanna anche per gli altri imputati che hanno scelto il rito abbreviato, chiedendo pene che vanno da 3 anni e 8 mesi a 20 anni di reclusione. Tra questi anche il boss Domenico Laurendi, detto “Rocchellina”, e il boss Cosimo Alvaro per i quali il pm ha chiesto rispettivamente 20 anni e 16 anni di carcere.

Natale Lupoi, ritenuto affiliato alla ‘ndrangheta è stato condannato oggi, nello stesso processo, a 19 anni e 4 mesi di carcere. Nel processo sono stati giudicati colpevoli anche il presunto boss Domenico Laurendi, detto “Rocchellina” (20 anni accogliendo la richiesta del pm) e il boss Cosimo Alvaro (17 anni e 9 mesi; più pesante dei 16 anni chiesti dal pm). Complessivamente gli imputati condannati sono stati 21 e quelli assolti tre. Nell’operazione “Eyphemos” era stata arrestato anche il sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte e consigliere regionale di Fratelli d’Italia Domenico Creazzo che ha scelto il rito ordinario ed è sotto processo davanti al Tribunale di Palmi.