Reggio senz’acqua da 20 giorni: “I cittadini rivendicano dignità”

“Siamo una città da terzo mondo. Mi vergogno di essere cittadina di Reggio“.

La rabbia di alcuni residenti di Croce Valanidi si è trasformata in una vera protesta per le strade, tanto da bloccare il passaggio delle macchine per alcuni giorni.

Per oltre due settimane senza un goccio d’acqua, i cittadini adesso non ne possono più costretti a disagi continui e seri problemi soprattutto per le persone fragili, come anziani o disabili. Famiglie in difficoltà e sull’orlo della disperazione.

Tra le vie interessate via Trapezzoli, via Trapezzi e Via Figurella.

“Se non verrà risolto il problema scenderemo nuovamente per le strade – assicurano i residenti di Croce Valanidi – Andremo davanti a Palazzo San Giorgio a rivendicare i nostri diritti”.

“La carenza idrica che ha messo in ginocchio una città, ha colpito anche i quartieri di Catona, Gallico, Archi e i cittadini stanchi non possono più tollerare questa condizione disumana”.

A denunciare il disservizio che, oramai da tempo, colpisce la periferia nord, Michele Marcianó, componente del coordinamento provinciale della Lega Reggio Calabria che “bacchetta” l’Amministrazione comunale per “i gravi disagi che i residenti e i commercianti subiscono perché  privati dal liquido prezioso”.

“La chiusura notturna dei serbatoi da parte dei tecnici comunali nel comprensorio nord della città, sta creando notevoli disagi ai cittadini e negozi che, dal tardo pomeriggio, non possono più usufruire dell’acqua – afferma Marcianó -. Le giustificazioni degli amministratori non sono più accettabili anzi, sottolineano l’incapacità di chi è chiamato a governare Reggio. Bisogna avere rispetto della comunità e dei suoi bisogni primari. Quello che chiedono i reggini è la possibilità di lavarsi, cucinare e mandare avanti le proprie attività commerciali”.

L’esponente della Lega nel ricordare agli amministratori locali che “la gente paga tributi senza ricevere in cambio neppure i servizi basilari pertanto, occorre ridurre al minimo i disagi”, punta il dito anche “sulle precarie condizioni viarie della periferia diventata una groviera”.

“Il manto stradale disastrato provoca grossi danni a chi viaggia con la macchina o con lo scooter, per non parlare delle persone che soffrono di problemi di deambulazione – conclude Marcianó -. Gli anziani del quartiere rischiano ogni giorno di cadere e farsi male e il pericolo di incidenti è sempre dietro l’angolo. Il degrado dell’area è sotto gli occhi di tutti. Forse, sarebbe opportuno che chi amministra prenda atto che Catona ogni giorno, rivendica una propria dignità”.