Reggio, sequestrarono e mutilarono un anziano. Contestato il reato di tortura

«Con pluralità di violenze e gravi minacce, nonché agendo con crudeltà, cagionavano alla vittima acute sofferenze fisiche ed un evidente trauma psichico, sottoponendola ad un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona».

Con questa motivazione, la Dda di Reggio Calabria contesta anche il reato di tortura a Renato Chirico Mediati, detto «Rocco», di 56 anni, Mariano Domenico Corso, detto «Mario», di 36, e Manuel Monorchio, di 37, arrestati nel luglio scorso per sequestro di persona aggravato a scopo di estorsione, lesioni e rapina, tutti aggravati dalle modalità mafiose.