Reggio, tagli alle scuole. “Galilei-Pascoli” chiede alla Regione rilievi al piano provinciale

Dimensionamento, non è ancora detta l’ultima parola per l’isituto comprensivo Galilei-Pascoli di Reggio Calabria, che il piano provinciale approvato dalla Città Metropolitana ha inserito tra le 17 autonomie scolastiche territoriali soppresse, accopandolo al Principe di Piemonte-Vitrioli.

Una decisione contro cui il consiglio d’istituto della storica scuola reggina si è sempre opposta già quando era soltanto paventata, portando avanti una lunga protesta pubblica.

Adesso, con la delibera n.12 approvata ieri, il consiglio ha prodotto un atto in autotutela, immediatamente trasmesso, con cui chiede alla Regione Calabria di utilizzare lo strumento dei rilievi previsto dalle linee guida regionali. Nel documento si prevede infatti questa possibilità, da parte dell’ente, riguardo i piani di dimensionamento presentati da province e Città Metropolitana di Reggio. I rilievi devono essere trasmessi entro 10 giorni dalla data di invio delle delibere a cui si riferiscono. Nel caso della nostra Metrocity, siamo ancora nei termini poiché il piano è stato approvato il 14 ottobre (un giorno prima della scadenza tassativa di trasmissione alla Regione).

Informando di questa iniziativa, in una nota del consiglio d’istituto del Galilei-Pascoli si spiega: “Da un punto di vista procedurale, la Città Metropolitana non ha mai attuato tavoli di confronto o di concertazione con i dirigenti scolastici del primo ciclo d’Istruzione, circostanza opportuna proprio nei casi in cui l’ente provinciale si discosti dalla delibera dell’ente competente, cioè il comune, che in questo caso aveva proposto l’autonomia per l’istituto in questione”. Come già era trapelato, l’Ic vuole mettere in evidenza il contrasto tra le delibere comunale e metropolitana – la prima chiede il mantenimento dell’autonomia della scuola reggina, l’altra ne stabilisce l’accorpamento”.

La nota sottolinea anche che “l’ente metropolitano non ha mai formalmente risposto alle pec con cui il dirigente acolastico dell’istituto comprensivo ha richiesto per ben due volte un incontro di concertazione territoriale ai sensi del comma 66 dell’art. 1 legge 197/2015”, allegando alla richiesta inviata alla Regione le pec che provano quanto dichiarato.

I rilievi sono però soprattutto tecnici, perché si evidenzia come la Città Metropolitana si sia discostata dalla proposta di autonomia per l’istituto deliberata dal Comune di Reggio “senza motivare specificamente” il mancato accoglimento dei due criteri di deroga su cui sia l’istituto con la sua delibera del consiglio che il Comune di Reggio Calabria con la delibera n.210 del 5 ottobre 2023 avevano fondato la proposta di autonomia. E il consiglio ricorda che si tratta della specificità linguistica (l’istituto si trova nella città di Reggio, territorio di minoranza linguistica valevole di deroga prevista dal decreto interministeriale n.127 del 30 giugno 2023); e in particolare della specificità della scuola in ospedale, unica in tutta la provincia di Reggio Calabria, che rientro nel criterio di deroga legato agli alunni con Bes, presente nelle stesse linee guida regionali.

Due requisiti che per legge consentono la deroga alla soglia minima numerica di alunni ncessaria per non perdere l’autonomia e su cui nella delibera l’amministrazione comunale la giunta aveva concordato all’unanimità. Secondo le linee guida la città metropolitana ha la facoltà di non recepire le proposte dei Comuni ma deve motivare questa decisione. Nel caso di Reggio l’ente metropolitano ha subito spiegato che il motivo è la non ricevibilità della delibera comunale perché trasmessa in ritardo sulla data stabilita nel cronoprogramma. Nei fatti, poi, del piano formulato dal Comune sono state accolti tutti i punti tranne quello relativo all’Ic Galilei-Pascoli, ma la motivazione ufficiale di Metrocity resta quella dell’atto tardivo.

Inviata la richiesta alla Regione, nel consiglio d’istituto della centralissima scuola c’è fiducia ed ottimismo circa la valutazione sui rilievi esposti da parte dell’ente, a cui spetta l’approvazione finale e definitiva del piano di dimensionamento scolastico calabrese. Fonte: Reggio Today