Regione, al via il “Palla Palla 3”: sempre più in basso

La Regione Calabria è assediata dalle inchieste giudiziarie: c’è chi ne ha contate da dieci a quattordici. C’è di tutto: Calabria Verde, Calabria Etica, Calabria Lavoro, Rimborsopoli, ‘ndrangheta e appalti, voto di scambio, corruzione…

Da novembre 2014 ad oggi, Palla Palla è stato già costretto a cacciare tre assessori ovvero Nino De Gaetano, Carlo Guccione ed Enzo Ciconte, impelagati nei casini di Rimborsopoli ed optare per una giunta “tecnica” formata prevalentemente con elementi del clan di Madame Fifì ma non solo. Oggi Carmen Barbalace è costretta alle dimissioni perché indagata nell’inchiesta “Mandamento Jonico” e Palla Palla me approfitta per varare la fase 3 del suo penoso governo regionale.

La “scusa” della Barbalace “dimissionata” gli darà la possibilità di far partire quel rimpasto che aveva sempre annunciato e mai varato. Uno degli assessori, tale Russo, che gestiva la delega ai Trasporti, è già virtualmente fuorigioco perché ha preso un altro incarico al porto di Gioia Tauro. E poi c’è Federica Roccisano, titolare della delega al Lavoro e già protagonista di storie imbarazzanti come quell’intervista di “Report” che l’ha rivelata, in tutta la sua pochezza, a tutta l’Italia. Per non parlare dell’assessore alle Infrastrutture Musmanno, anche lui indagato per una vicenda poco chiara all’Unical e la cui funzione è perfettamente inutile. Al pari di quella dell’assessore Franco Rossi, cliente di Madame Fifì e non pervenuto per attività istituzionale. E che dire, poi, del vicepresidente Viscomi, entrato da tempo in rotta di collisione con Palla Palla?

Ce n’è abbastanza, dunque, per dare il via alla fase 3 che somiglierà sia alla fase 1 che alla fase 2. Si tira a campare, insomma, in attesa che qualcuno si decida finalmente a staccare la spina a questo indecente governo regionale.