In tanti attendevano questo 19 ottobre da mesi.
Per oggi alle 9,30 il presidente della Corte Costituzionale ha fissato la discussione in udienza pubblica per decidere il destino della Regione. E non si discuterà solo del ricorso presentato da Wanda Ferro finalizzato ad avere un posto in Consiglio. Si discuterà anche dell’ormai famoso ricorso incidentale presentato dalla Democrazia Cristiana e mirato a chiedere l’annullamento delle elezioni regionali del 2014.
La Regione è difesa dall’ avvocato Oreste Morcavallo, sfiduciato (ed era ora!) anche dai suoi colleghi avvocati cosentini, che non lo vogliono più come presidente dell’Ordine. Morcavallo, insomma, mai come oggi è in bassa fortuna.
Nei giorni scorsi ha provato a dire che il ricorso della DC non gli fa paura ma è del tutto evidente che è l’esatto contrario.
Eraldo Rizzuti, segretario regionale della DC, gli ha spiattellato sul muso la convocazione ricevuta dalla Corte Costituzionale e lo ha “tranquillizzato” a modo suo.
“Vorrei tranquillizzarlo – scriveva lo stesso Rizzuti in una nota giusto una settimana fa – e dirgli che ha ragione quando afferma che il ricorso della Democrazia Cristiana non fa parte del processo principale.
E’ vero, ma è altrettanto vero che la Suprema Corte ha già valutato l’ammissibilità del ricorso in via incidentale, infatti, siamo a pieno titolo chiamati a costituirci e partecipare al procedimento principale (ord. n 149/2015).
Il ricorso incidentale è disciplinato dall’art. 42 c.p.a., rubricato “Ricorso incidentale e domanda riconvenzionale”.
La collocazione sistematica dell’istituto ne svela sin da subito la funzione, strettamente collegata alla proposizione del ricorso principale, appunto regolato dai due articoli immediatamente precedenti (artt. 40 e 41 c.p.a.)”.
Rizzuti spiega a Morcavallo e, di riflesso, anche a Palla Palla che “lo scopo del ricorso principale è quello di tutelare una situazione giuridica di vantaggio acquisita in conseguenza di un provvedimento amministrativo, impugnato da un altro soggetto.
Il ricorso incidentale è quindi un ricorso caratterizzato dal fatto di essere proposto da un soggetto diverso dal ricorrente principale nell’ambito di un giudizio già pendente, e di essere fondato su un interesse a ricorrere sorto solo a seguito della proposizione del ricorso principale e, soprattutto, diverso e contrapposto rispetto a quello fatto valere con l’azione principale.
La funzione propria del ricorso incidentale è pertanto quella di garantire alla parte resistente la conservazione dell’assetto di interessi realizzato dall’atto impugnato in via principale”.
Noi non siamo “tifosi” della DC ma oggi, per qualche ora, il vecchio scudocrociato sarà sostenuto idealmente da migliaia e migliaia di calabresi che non ne possono più di essere governati da un PD corrotto fino all’osso dell collo e da un Palla Palla che non solo professa il familismo amorale ma non è davvero più presentabile agli occhi della gente.