Rende 2025. Chi è Marco Ghionna, subcommissario dimissionato a Cosenza in quota Vigna ed ex fascistello di Alleanza Nazionale

Marco Ghionna (quello con i capelli lunghi e senza divisa)

Correva l’anno 2016 e a Palazzo dei Bruzi pochi mesi prima delle elezioni comunali c’era stato bisogno dell’insediamento di un commissario e di tre subcommissari perché l’allora sindaco Mario Occhiuto era stato sfiduciato da 17 consiglieri, tra i quali anche soggetti della sua stessa maggioranza. Una sorta di “implosione politica” determinata da più fattori che comunque non impedì, appena pochi mesi dopo, il suo nuovo successo. Ma in questa sede non ci interessa direttamente Occhiuto.

Ci interessa invece la figura di uno dei tre subcommissari che stavano supportando il lavoro del commissario prefettizio Angelo Carbone.

Parliamo dell’ingegnere Marco Saverio Ghionna, classe 1975, molto conosciuto a Cosenza e nell’area urbana per i suoi trascorsi politici e del quale noi di Iacchite’ avevamo chiesto con forza l’estromissione qualche giorno prima che poi arrivassero le sue inevitabili dimissioni, motivate ufficialmente con questioni personali. La verità invece era molto più semplice: il commissario Carbone gli aveva detto di togliersi di mezzo per la sua innegabile e imbarazzante vicinanza politica alla banda di Mario Occhiuto. Tradotto in soldoni: Ghionna aveva provato a fare il furbacchione ma era stato sgamato dopo pochi giorni.

L’ingegnere Ghionna, infatti, fin da quando era uno studentello fascistello (si è laureato all’Università della Calabria), si è sempre messo in evidenza per la sua fede destrorsa, facendo lega con personaggi come Fausto Orsomarso e soprattutto con Luciano Vigna, braccio destro dell’ex sindaco e oggi del governatore-parassita della Calabria, fratello di Mario.

Oggi l’ingegnere Marco Saverio Ghionna è tornato alla ribalta delle cronache perché si candida a sindaco di Rende ovviamente in quota centrodestra ma forse in pochi sanno che non è una “novità” dal momento che il Nostro aveva già provato l’impresa – sempre a Rende – sotto le insegne di Alleanza Nazionale (2004), era stato consigliere comunale e poi, una volta capito che come politico non era molto “portato”, si era buttato a capofitto nella professione di ingegnere e, aiutato dai suoi amichetti, ha anche collezionato incarichi di subcommissario in giro per la provincia di Cosenza.

Da quando era approdato a Palazzo dei Bruzi nel 2016, guarda caso, erano iniziate le voci e, soprattutto, erano partiti gli incarichi agli amici di Mario il cazzaro. Sì, perché il buon Ghionna, essendo amico di gente come Orsomarso e Vigna, doveva per forza essere considerato vicino anche a Mario Occhiuto. Perché, se ce ne fosse ancora bisogno, va ricordato non solo che Luciano Vigna è stato addirittura il suo vicesindaco fino al 6 febbraio del 2016 ma oggi è capo di gabinetto del fratello alla Regione e persino “capo” di quel covo di parassiti della Calabria Film Commission.

Come imparzialità, insomma, eravamo messi decisamente male se è vero, com’è vero, purtroppo, che questo Marco Saverio Ghionna, amico degli amici di Occhiuto, si era inserito addirittura tra gli uomini del commissario. E sarà stato anche per questo che al Comune, nonostante il commissario, gli affidamenti andavano sempre agli amici del cazzaro.

Il problema è che se i dirigenti facevano determine e il commissario non controllava o magari delegava al controllo l’ingegnere Ghionna amico di Occhiuto e dei suoi amici sarebbe andata sempre così. E alla fine l’ingegnere aveva levato le tende. Oggi, a circa 10 anni di distanza dall’esperienza di subcommissario a Cosenza e di 21 anni da quella di aspirante sindaco di Rende, Ghionna torna in trincea e vorrebbe addirittura coronare il suo sogno politico. Non ce ne sarebbe bisogno, ma gli facciamo sapere che faremo di tutto – politicamente per carità… – per impedire che si realizzi. Nonostante il Pd e Marcello Mazzetta ce la stiano mettendo tutta. Del resto, Dio (o il duce?) prima li fa e poi li accoppia.